Comune di Palermo, tra le ultime province italiane nella qualità della vita: un bilancio critico dell'amministrazione Lagalla

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A cura di Redazione Redazione
02 dicembre 2025 09:26
Comune di Palermo, tra le ultime province italiane nella qualità della vita: un bilancio critico dell'amministrazione Lagalla -
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Palermo giù nella classifica del Sole 24 Ore: i consiglieri M5S attaccano l’amministrazione Lagalla

Palermo scivola di nuovo verso il fondo della graduatoria sulla qualità della vita in Italia, occupando il 97° posto su 107 province, secondo il report annuale de Il Sole 24 Ore. Questo dato, condiviso dai consiglieri comunali del Movimento 5 Stelle, è percepito come un segnale di “ennesima bocciatura” della gestione attuale guidata dal sindaco Roberto Lagalla.

Secondo i rappresentanti del M5S, la posizione della città non è affatto casuale: essa riflette “anni di politiche fallimentari”. Questi anni, a loro avviso, hanno compromesso non solo la vivibilità e la sicurezza, ma anche i servizi e le opportunità disponibili per i cittadini palermitani.

Un aspetto critico riguarda gli indicatori di giustizia e sicurezza, in cui Palermo non brilla affatto. “Record negativo di furti di motocicli e un numero elevato di denunce per 100.000 abitanti” sono solo alcuni dei dati che preoccupano i consiglieri, che mettono in evidenza anche una percezione diffusa di insicurezza, apparentemente ignorata dall’amministrazione comunale.

Le categorie più vulnerabili—bambini, giovani e donne—sono tra le più svantaggiate d’Italia. In questo contesto, i consiglieri sottolineano che i servizi essenziali, il decoro urbano e l’efficienza amministrativa presentano una serie di carenze consolidate nel tempo. “Palermo è oggi meno ospitale, meno sicura e meno capace di garantire diritti e opportunità,” affermano.

Il comunicato assume toni ancor più preoccupanti se si considera che la pubblicazione della classifica coincide con un evento significativo per la comunità: 150 associazioni si sono riunite allo Zen per gli Stati Generali, in un tentativo di ricucire i legami sociali che l’amministrazione sembrerebbe trascurare. Questo paradosso evidenzia, secondo i consiglieri, la distanza tra la “città reale” e un governo locale “che non ascolta, non vede e non interviene”.

“Palermo merita molto di più di un Sindaco che lascia crollare gli indicatori”, concludono i consiglieri del M5S, sottolineando che tali statistiche sono “numeri che parlano di persone, famiglie, bambini, lavoratori, quartieri, sicurezza e futuro”. Reiterano, quindi, la loro intenzione di chiedere conto di ogni responsabilità politica, per evitare che la città continui a scivolare verso il basso.

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