Il Comune di Palermo celebra il presepe vivente a Brancaccio: un simbolo di vita e speranza per il quartiere
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Brancaccio si prepara a un presepe vivente: simbolo di vita e speranza
Il 5 e 6 gennaio 2026, il quartiere di Brancaccio a Palermo ospiterà un evento significativo: un presepe vivente che promette di essere un simbolo di rinascita e solidarietà per una comunità spesso associata a immagini di degrado e criminalità . Questo evento, concepito come uno strumento per scrivere una “nuova storia” per il quartiere, è sostenuto da un’ampia rete di associazioni locali e rappresenta un’importante iniziativa a pochi giorni dall’insediamento del nuovo parroco, don Sergio Ciresi.
“Un presepe per tutti, simbolo di vita e speranza” è il messaggio chiave che anima l’iniziativa. Infatti, non si tratta solo di un’esibizione tradizionale natalizia, ma di un messaggio forte e chiaro per i cittadini: Brancaccio può cambiare. Giuseppe Federico, presidente della II Circoscrizione, ha espresso il suo entusiasmo per la collaborazione tra diverse associazioni e parrocchie, sostenendo che “questa è la nostra risposta” a un quartiere troppo spesso definito da una narrazione negativa.
Il presepe vivente sorgerà nell’area del Centro Padre Nostro, dove è prevista la realizzazione di una nuova piazza. Questo luogo non è scelto a caso; è un simbolo di rinascita e comunità . L’associazione “Quelli della rosa gialla”, guidata dal dott. Sicari, sarà capofila del progetto, che si avvale anche del supporto del comitato genitori di Brancaccio 3.0 e di numerose altre organizzazioni.
Di particolare rilievo sarà la rappresentazione dell’“Arte di crescere”, che avrà come tema l’allattamento, celebrando la vita e la sua essenza fondamentale. Questo aspetto sottolinea l’intento del presepe di non limitarsi a rappresentare una tradizione, ma di affrontare tematiche sociali e culturali di grande attualità .
“Brancaccio sarà protagonista, con i suoi residenti, di un’iniziativa che lascerà il segno”, ha dichiarato Federico, sottolineando l’importanza del coinvolgimento della comunità . L’evento è il risultato dello sforzo congiunto di 15 associazioni e 3 parrocchie, dimostrando come la cooperazione possa dare luce a nuove possibilità .
Infine, il presidente ha voluto esprimere profonda gratitudine a tutti i volontari che hanno contribuito alla realizzazione di quest’opera significativa. Tra i ringraziamenti spiccano quelli per Marco Rizzuto, capo scout della chiesa di San Salvatore, e per l’associazione “Cuore che vede”, che ha incluso anche gli affidati nel progetto.
In sintesi, il presepe vivente di Brancaccio rappresenta un segnale forte di speranza e collaborazione per un quartiere che ha bisogno di scrivere una nuova pagina della sua storia.
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