La chiesa palermitana che un tempo accoglieva qualcosa che non immagini nemmeno
La Chiesa di Santa Maria della Mercede a Palermo, tra arte barocca e devozione, racconta la storia dei redentori dei prigionieri.
La devozione dei Mercedari nel cuore di Palermo
Nel cuore del centro storico di Palermo, lungo l’antico quartiere dell’Albergheria, sorge la Chiesa di Santa Maria della Mercede, un edificio che racchiude una storia di fede, arte e umanità. Costruita nel XVII secolo e affidata all’ordine dei Mercedari, la chiesa nacque come luogo di culto dedicato alla Vergine della Mercede, patrona dei prigionieri e simbolo di libertà spirituale e terrena.
L’ordine religioso che la edificò aveva una missione singolare e di profonda umanità: riscattare i cristiani caduti in schiavitù durante le incursioni barbaresche e riportarli in patria. Da qui il nome “della Mercede”, ossia della Misericordia e della Liberazione. Il tempio divenne ben presto un punto di riferimento per marinai, famiglie povere e devoti, che trovavano in quelle mura un rifugio di conforto e speranza.
Un gioiello del barocco palermitano
La Chiesa di Santa Maria della Mercede è uno dei migliori esempi del barocco palermitano di fine Seicento. La facciata, semplice ma elegante, si innalza su corso Alberto Amedeo, mentre l’interno, a navata unica, custodisce una ricca decorazione di stucchi e affreschi che avvolgono il visitatore in un’atmosfera solenne.
Particolarmente suggestiva è la cappella maggiore, con l’altare dedicato alla Madonna della Mercede, impreziosito da marmi policromi e sculture che testimoniano la raffinatezza degli artisti palermitani del tempo. Tra le opere più rilevanti spiccano dipinti e decorazioni che esaltano la missione caritatevole dell’ordine mercedario.
Questa chiesa non fu soltanto un luogo di culto, ma anche un centro sociale e spirituale, dove la carità si trasformava in azione concreta. I Mercedari, infatti, operavano per riscattare i prigionieri e assistere i più deboli, facendo della loro presenza un segno tangibile di solidarietà nella Palermo barocca.
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