50 detenuti dell’Ucciardone si riscattano per Palermo: un progetto di reinserimento che fa la differenza
50 detenuti della casa di reclusione "Ucciardone" si riscattano per Palermo, avviando un servizio di pubblica utilità in piazza Caponnetto. Il progetto mira al reinserimento lavorativo e sociale dei detenuti. Un'iniziativa che merita grande apprezzamento
Detenuti di Palermo al lavoro per la collettività
È iniziato oggi il servizio di pubblica utilità che coinvolge 50 detenuti della casa di reclusione “Ucciardone” di Palermo. Il progetto, chiamato “Mi riscatto per Palermo”, permette a questi uomini di dare il loro contributo alla collettività durante il periodo di detenzione. La consigliera comunale Giovanna Rappa esprime grande apprezzamento per l’avvio di questo servizio.
Obiettivo: il reinserimento lavorativo e sociale
L’obiettivo principale di questo progetto è favorire il reinserimento lavorativo e nella società dei detenuti una volta terminata la loro pena. Grazie alla collaborazione tra il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria (DAP), il Ministero di Giustizia e il Comune di Palermo, è stato ottenuto un protocollo d’intesa che ha reso possibile l’avvio di questo servizio. Si auspica che in futuro possa essere esteso anche alla Casa circondariale Pagliarelli.
Un’iniziativa di valore per la comunità
Il coinvolgimento dei detenuti in attività di pubblica utilità rappresenta un’opportunità per loro di riscatto e di contribuire positivamente alla società. Questo progetto dimostra che anche durante il periodo di detenzione è possibile svolgere un ruolo attivo e utile per la collettività. Si spera che questa iniziativa possa essere un esempio positivo per altri contesti penitenziari.
«Provo grande apprezzamento per l’avvio del servizio di pubblica utilità che vede coinvolti 50 detenuti della casa di reclusione “Ucciardone”, iniziato questa mattina in piazza Caponnetto. “Mi riscatto per Palermo”, è così che si chiama il progetto ed è così che questi uomini che ho conosciuto e con cui ho parlato stamattina vogliono dare il loro contributo alla collettività durante il periodo di detenzione.
Il reinserimento lavorativo e nella società dei detenuti una volta finita la loro pena è l’obiettivo principale. Auspico che il protocollo d’intesa, ottenuto grazie alla collaborazione tra DAP, Ministero di Giustizia e Comune di Palermo, possa essere esteso anche alla Casa circondariale Pagliarelli».
Lo dichiara la consigliera comunale Giovanna Rappa.
Fonte: Comune di Palermo