Il Cortile della morte, storia e curiosità di una zona antica di Palermo
Sai dove si trova il Cortile della morte e perché si chiama così? Scopri la sua interessante storia, leggi l'articolo
Il Cortile della morte, un vicolo al centro di Palermo
Il Cortile della morte è una di quelle vie ancora sconosciute ai palermitani, che, sebbene passano spesso dalla Vucciria, non ne hanno mai sentito parlare.
Eppure, questo vicolo palermitano è antichissimo e vanta una storia che arriva fino alla dominazione spagnola in Italia, proprio quando la peste si diffuse a macchia d’olio.
A Palermo, però, c’è anche chi sa bene che il Cortile della morte si trova nel cuore del mercato della Vucciria, proprio di fronte a Piazza Garraffello, anticamente utilizzato come passaggio per raggiungere il palazzo nobiliare.
Se sei curioso di conoscere la vera storia, leggila qui di seguito!
Il Cortile della morte, ecco la sua originale storia
Un vicolo dall’aspetto sinistro e oggi più che mai trasandato, ma che nasconde una storia curiosa e ricca di retroscena interessanti.
Si narra, infatti, che questo luogo dal nome suggestivo abbia origini storiche legate a eventi che risalgono ai tempi dell’Inquisizione spagnola, tra il XV e il XVIII secolo, periodo in cui il “Cortile della Morte” era un luogo dove venivano effettuati processi e interrogatori nei confronti di persone sospettate di eresia o altri reati religiosi.
L’epiteto “della Morte” può essere ricondotto proprio al fatto che spesso questi processi si concludevano con sentenze severe, tra cui condanne a morte per eretici o individui ritenuti colpevoli di pratiche considerate eretiche.
Sembra anzi che il boia, ex galeotto, addetto alle decapitazioni vivesse proprio in quel vicolo, dove, tra i tanti, uccise anche una donna, considerata una strega che, con la sua morte, avrebbe reso maledetto il luogo stesso.
Non si sa quale sia la verità, ma comunque, sono tantissime le persone che ogni giorno passano di lì e che, forse ora, si guarderanno attorno increduli e un po’ sospettosi.
E tu, che ne pensi?