La Lega scende in piazza a Palermo per Salvini | Ma è davvero giusto difendere i confini?
La Lega in piazza a Palermo il 18 ottobre per il processo Open Arms! Unisciti a noi per difendere i confini! ✊🇮🇹
La Lega si mobilita per il processo Open Arms: in piazza a Palermo il 18 ottobre
ROMA – La Lega di Matteo Salvini si prepara a una mobilitazione significativa in occasione del processo Open Arms, fissato per venerdì 18 ottobre a Palermo. L’appuntamento è in piazza Politeama, dove i sostenitori del partito si raduneranno a partire dalle 10 per manifestare il loro supporto al leader leghista, in aula bunker al Pagliarelli durante l’arringa difensiva di Giulia Bongiorno.
L’obiettivo della Lega è di ribadire un principio che guida la sua politica: “difendere i confini non è reato”. Una frase che riassume l’idea di una sicurezza nazionale forte, e che sarà al centro del discorso dei parlamentari leghisti e dei numerosi cittadini che parteciperanno all’evento.
Un preambolo a Bologna: il 17 ottobre un convegno sui ‘confini della giustizia’
La mobilitazione di Palermo sarà preceduta da un convegno che si terrà il giorno prima, giovedì 17 ottobre, a Bologna. L’evento, dal titolo “Quali sono i confini della giustizia?”, si svolgerà alle 21 presso l’hotel Savoia Regency. Questo incontro vedrà la partecipazione di figure di rilievo, tra cui il vicesegretario della Lega, Alberto Stefani, e il sottosegretario alla Giustizia, Andrea Ostellari.
Inoltre, il dibattito si arricchirà della presenza di Antonio Sangermano, ex vicepresidente dell’Associazione Nazionale Magistrati, e Giuseppe Benedetto, presidente della Fondazione Luigi Einaudi. Un’occasione per discutere le tematiche legate alla giustizia e alla sicurezza, in un contesto politico particolarmente acceso.
Con questi eventi, la Lega dimostra una volta di più la sua determinazione nel difendere il proprio operato e nel sostenere le proprie posizioni, in un clima di forte polarizzazione su temi delicati come l’immigrazione e la sicurezza. Gli occhi saranno puntati su Palermo, dove la mobilitazione potrebbe influenzare i futuri sviluppi del dibattito politico italiano.