La città nascosta sotto Palermo che ha cambiato il destino del Mediterraneo
Sotto Palermo esiste una necropoli punica che racconta un passato sorprendente: un luogo antico con una curiosità che pochi conoscono davvero.
Le tombe che hanno rivelato ciò che Palermo era prima di Palermo
Chi passeggia oggi tra le strade moderne della città non immagina che, poco sotto, si apre un mondo molto più antico del centro storico stesso. La Necropoli punica di Palermo è uno di quei luoghi che non alza mai la voce, ma che custodisce una verità imponente: prima della Palermo che conosciamo, qui viveva una comunità punica organizzata, influente e perfettamente inserita nei traffici del Mediterraneo.
Scoperta tra Ottocento e Novecento in diverse zone della città, la necropoli ha svelato tombe a camera, sepolture a pozzo e oggetti che raccontano la vita quotidiana di un popolo capace di dialogare con culture lontane. Non si tratta di un sito unico e compatto, ma di un insieme di nuclei disseminati tra vie e quartieri che oggi sembrano così lontani dalla storia antica da cui provengono.
Gli archeologi hanno trovato corredi funerari, ceramiche, amuleti e frammenti che testimoniano un’identità precisa: quella di un insediamento punico stabile, attivo, con una struttura sociale complessa. In silenzio, senza mai dichiararlo apertamente, Palermo conserva ancora nel sottosuolo le tracce del suo primo volto urbano.
Il volto della Palermo punica riemerso dagli scavi
La presenza della necropoli non è un episodio isolato, e non nasce da una casualità. I punici avevano scelto quest’area per la sua posizione strategica, per il controllo dei traffici marittimi e per la vicinanza con approdi naturali che facilitavano gli scambi. Ancora oggi, osservando i reperti esposti nei musei cittadini, si percepisce la raffinatezza di una cultura che non lasciava nulla al caso: gioielli in metallo lavorato, vasi d’importazione, statuette votive che raccontano riti e credenze.
Ciò che stupisce di più, però, è come questi resti siano emersi in zone oggi densamente popolate, tra palazzi moderni, scuole e strade trafficate. La necropoli punica non è un luogo separato dalla città: è parte della città, un tessuto sotterraneo che continua a riaffiorare ogni volta che nuovi scavi mettono in luce altri frammenti.
I ritrovamenti distribuiti tra il quartiere Zisa, via Libertà, corso Pisani e altre zone urbane hanno composto negli anni un mosaico sorprendente. Ogni nuova scoperta ha confermato un dettaglio essenziale: Palermo non fu un semplice punto d’appoggio, ma una presenza punica forte, strutturata e pienamente integrata nel contesto mediterraneo.
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