Taxi: i titolari si oppongono alla nuova licenza temporanea | È davvero il momento giusto per un cambiamento?
Ottavio Zacco solleva preoccupazioni sulla tempistica della nuova licenza taxi. È meglio testare durante l'estate! 🚖🌞 Scopri di più.
Palermo: polemiche sulla licenza taxi aggiuntiva in fase sperimentale
Il presidente della VI commissione consiliare di Palermo, Ottavio Zacco, ha espresso il suo disappunto in merito all’entrata in vigore della licenza aggiuntiva-temporanea per i taxi, prevista per il prossimo periodo. La nuova normativa, che si propone di migliorare il servizio pubblico, sta suscitando preoccupazioni tra gli operatori del settore, in particolare per la tempistica scelta per la sua attuazione.
Zacco ha dichiarato: “Non contesto il provvedimento in sé, che recepisce normative nazionali volte al miglioramento del servizio. Tuttavia, la tempistica di entrata in vigore è inopportuna, poiché coincide con il calo delle presenze turistiche nella nostra città”. La stagione invernale, infatti, potrebbe non risultare favorevole per gli automobilisti, costretti a fronteggiare un esborso per l’acquisto di una seconda vettura proprio in un momento di crisi per l’industria turistica.
Secondo il presidente Zacco, sarebbe più efficace avviare la fase sperimentale della nuova norma durante i mesi estivi, quando Palermo è affollata di turisti. “Sarebbe opportuno testare realmente se la norma migliori il servizio ai cittadini e garantisca maggiori introiti agli operatori del servizio taxi”, ha continuato, sottolineando l’importanza di un periodo di prova che possa beneficiare tutti gli attori coinvolti.
In risposta a questa situazione, Zacco annuncerà a breve la convocazione di una seduta urgente della VI commissione consiliare. “Inviterò tutti i soggetti interessati per valutare l’opportunità di rimandare l’avvio sperimentale della seconda licenza aggiuntiva”, ha concluso, richiamando l’attenzione su un tema che tocca un settore cruciale per l’economia palermitana e il benessere dei suoi cittadini.
Il dibattito è solo all’inizio, ma già si preannuncia un confronto acceso tra le istituzioni, gli operatori del taxi e i rappresentanti del settore turistico, tutti inevitabilmente coinvolti nelle ripercussioni di una decisione così impattante.