Il Castello di Caccamo a Palermo | Il duello fantasma e il mistero del cavaliere tradito
Scopri il mistero del Castello di Caccamo: le curiosità sul fantasma di Matteo Bonello e la suora con il melograno ti aspettano tra le mura medievali!

Arroccato su una rupe che domina la valle del fiume San Leonardo, a Palermo, il Castello di Caccamo è uno dei manieri medievali più imponenti e meglio conservati della Sicilia. Le sue mura possenti e le torri svettanti custodiscono secoli di intrighi, tradimenti e leggende oscure.
Tra queste, spicca la tragica vicenda di Matteo Bonello, il cavaliere che osò sfidare il re e che, secondo la leggenda, ancora vaga inquieto tra le sale del castello.
La congiura dei baroni: tradimento e vendetta
Nel XII secolo, sotto il regno di Guglielmo I di Sicilia, detto "il Malo", la Sicilia era un teatro di complotti e guerre di potere. Matteo Bonello, nobile siciliano e signore del Castello di Caccamo, fu uno dei protagonisti di una delle più pericolose rivolte contro il re.
Nel 1160, insieme ad altri baroni, orchestrò l’assassinio di Maione da Bari, il potente primo ministro del sovrano, con l’obiettivo di rovesciare il potere. Dopo il delitto, Bonello si rifugiò nel suo castello-fortezza, convinto di poter resistere alla vendetta del re.
La caduta di Bonello: inganno e tortura
Guglielmo I, con grande astuzia, fece catturare Bonello con una falsa promessa di perdono. Una volta nelle mani del re, però, fu sottoposto a torture atroci:
- Fu accecato per impedirgli ogni ribellione futura
- Gli furono recisi i tendini, lasciandolo inabile a combattere
- Fu imprigionato in una cella buia fino alla sua morte
Secondo la leggenda, il suo spirito non ha mai trovato pace e ancora oggi si aggira tra le mura del castello, lamentandosi del tradimento subito.
Il fantasma del cavaliere: apparizioni nel castello
Molti visitatori e custodi del castello hanno riferito di strane presenze. Si racconta che, nelle notti più buie, l’anima tormentata di Matteo Bonello percorra i corridoi con un’armatura d’epoca e il volto segnato dalla sofferenza.
Alcuni hanno udito sussurri e lamenti provenire dalla Sala della Congiura, il luogo dove Bonello e i suoi alleati pianificarono l’omicidio di Maione da Bari.
La leggenda della suora: un amore proibito
Oltre al fantasma di Bonello, un'altra leggenda aleggia sul castello. Si dice che la figlia di un signore del maniero si fosse innamorata di un giovane plebeo, un amore proibito dalla sua famiglia.
Il padre, furioso, fece uccidere il ragazzo e costrinse la figlia a prendere i voti. Distrutta dal dolore, la giovane morì poco dopo.
Nelle notti di luna piena, il suo spirito appare con in mano un melograno, simbolo del suo amore spezzato. Secondo la leggenda, chi riesce a mangiare tutti i chicchi senza farne cadere nessuno troverà un tesoro nascosto; in caso contrario, sarà condannato a vagare con lei per l’eternità.
L'incredibile curiosità
Una particolarità inquietante del castello è la presenza di una botola segreta situata davanti a una piccola cappella.Si dice che fosse usata per eliminare gli ospiti indesiderati: durante le preghiere, la botola si apriva, facendo precipitare la vittima in una fossa senza via d’uscita.