Il conte di Cagliostro | Vita e leggenda del mago palermitano
Scopri la vita enigmatica del conte di Cagliostro, nato a Palermo, tra alchimia, massoneria e misteri che hanno affascinato l'Europa del XVIII secolo.

Le origini palermitane di Giuseppe Balsamo
Nato a Palermo il 2 giugno 1743 nel quartiere dell'Albergheria, Giuseppe Balsamo, noto come il conte di Cagliostro, crebbe in una famiglia modesta. Rimasto orfano di padre in tenera età, fu affidato all'orfanotrofio di San Rocco, dove ricevette un'educazione di base. Successivamente, fu inviato al convento dei Fatebenefratelli di Caltagirone, dove apprese l'uso delle erbe medicinali e nozioni di alchimia. Queste conoscenze influenzarono profondamente il suo futuro, avviandolo verso una vita dedicata alle arti occulte e all'avventura.
Sposò Lorenza Serafini Feliciani nel 1768.

Dall'apprendistato all'occultismo: i primi passi di un avventuriero
Dopo aver lasciato il convento, Balsamo fece ritorno a Palermo, dove si dedicò allo studio del disegno. Tuttavia, la sua inclinazione per una vita avventurosa lo portò presto lontano dalla Sicilia. Si trasferì a Messina, dove, secondo alcune fonti, conobbe un misterioso personaggio noto come Altotas, che lo introdusse ai segreti dell'alchimia e delle scienze occulte. Insieme, viaggiarono in diverse località del Mediterraneo, tra cui l'Egitto e Malta, ampliando le loro conoscenze esoteriche.
L'ascesa nelle corti europee e l'ingresso nella massoneria
Negli anni successivi, Balsamo adottò il titolo di conte di Cagliostro e iniziò a viaggiare per le principali città europee, tra cui Roma, Parigi e Londra. Grazie al suo carisma e alle sue presunte capacità di guaritore e alchimista, riuscì a entrare nelle corti più prestigiose, guadagnandosi la protezione di nobili e sovrani. Nel 1777, a Londra, fu iniziato alla massoneria nella loggia "Esperance", evento che segnò l'inizio del suo coinvolgimento con le società segrete dell'epoca.
La massoneria egizia e le controversie
Cagliostro fondò un proprio rito massonico, noto come Massoneria Egizia, che accoglieva sia uomini che donne, una novità per l'epoca. Questo rito si basava su pratiche esoteriche e rituali ispirati all'antico Egitto. Tuttavia, le sue attività suscitarono sospetti e critiche, portandolo a essere coinvolto in numerosi scandali, tra cui il celebre Affare della Collana in Francia, che contribuì a minare la sua reputazione.
Arresto, processo e condanna
Nel 1789, Cagliostro fu arrestato a Roma dall'Inquisizione con l'accusa di eresia e pratiche occulte. Dopo un lungo processo, nel 1791 fu condannato a morte, pena successivamente commutata in carcere a vita da Papa Pio VI. Fu incarcerato nella fortezza di San Leo, nelle Marche, dove trascorse gli ultimi anni della sua vita in condizioni di estrema durezza, fino alla morte avvenuta il 26 agosto 1795.
Curiosità
Nonostante le numerose controversie e accuse di ciarlataneria, la figura di Cagliostro ha ispirato numerosi artisti e scrittori. Alexandre Dumas lo ha reso protagonista del romanzo "Giuseppe Balsamo", mentre Johann Wolfgang von Goethe, durante il suo viaggio in Italia, si interessò alla sua storia, contribuendo a diffonderne la leggenda.