Il "pani ca meusa" | Il panino di Palermo che divide i siciliani tra amore e disgusto

Scopri il "pani ca meusa", il panino palermitano a base di milza e polmone che divide i siciliani tra amore e disgusto, simbolo dello street food locale.

A cura di Paolo Privitera
06 aprile 2025 18:00
Il "pani ca meusa" | Il panino di Palermo che divide i siciliani tra amore e disgusto - Foto: Popo le Chien/Wikipedia
Foto: Popo le Chien/Wikipedia
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Nel cuore di Palermo, tra i vicoli animati e i mercati affollati, spicca una specialità culinaria che suscita reazioni contrastanti: il "pani ca meusa". Questo panino, farcito con milza e polmone di vitello, è un simbolo dello street food palermitano, capace di dividere i siciliani tra chi lo adora e chi lo evita.

Origini storiche: dalle comunità ebraiche al cibo di strada

Le origini del "pani ca meusa" risalgono a oltre 1000 anni fa, quando a Palermo fioriva una numerosa comunità ebraica. Questi macellai ebrei, impossibilitati per motivi religiosi a ricevere denaro per la macellazione, trattenevano come compenso le interiora degli animali, tra cui milza e polmone. 

Per rendere queste frattaglie più appetibili, le cuocevano e le servivano all'interno di un panino insieme a formaggio. Dopo l'espulsione degli ebrei dalla Sicilia nel 1492, la tradizione fu mantenuta dai "caciuttari" palermitani, che continuarono a preparare e vendere questa pietanza nelle strade della città. 

Preparazione tradizionale: un'arte tramandata nei secoli

Il "pani ca meusa" si prepara utilizzando un panino morbido, spesso una "vastedda" cosparsa di semi di sesamo. Le frattaglie di vitello, principalmente milza e polmone, vengono inizialmente bollite o cotte al vapore, poi affettate sottilmente e soffritte nello strutto fino a raggiungere una consistenza tenera e saporita. 

Il panino può essere servito in due varianti: "schettu" (semplice), senza aggiunte, o "maritatu" (sposato), arricchito con formaggio come caciocavallo o ricotta fresca. La scelta tra le due versioni spesso riflette le preferenze personali e le tradizioni familiari. 

Un gusto che divide: amore a prima vista o avversione?

Il "pani ca meusa" di Palermo è noto per il suo sapore intenso e la consistenza particolare, caratteristiche che lo rendono un piatto amato da molti ma non apprezzato da tutti. Per alcuni, rappresenta un'esperienza culinaria unica, un tuffo nelle tradizioni più autentiche di Palermo. Per altri, l'idea di consumare frattaglie può risultare poco appetibile. Questa dicotomia ha alimentato discussioni e dibattiti tra i siciliani, rendendo il "pani ca meusa" non solo un cibo, ma anche un simbolo culturale che riflette la diversità dei gusti e delle tradizioni dell'isola.

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