Il portale scomparso di Porta di Vicari | L’antico ingresso che Palermo ha dimenticato
Scopri la storia di Porta di Vicari, l'antico ingresso meridionale di Palermo, e le trasformazioni che l'hanno resa un tesoro dimenticato.

Nel cuore di Palermo, tra le vie trafficate e i palazzi storici, si celano tracce di un passato spesso dimenticato. Uno di questi tesori nascosti è la Porta di Vicari, un tempo maestoso ingresso meridionale della città, la cui storia racconta secoli di trasformazioni urbane e culturali.
Le origini: un ingresso dedicato alla nobiltà
La Porta di Vicari, conosciuta anche come Porta di Sant'Antonino, fu edificata nel 1600 in concomitanza con l'apertura della Via Maqueda, una delle principali arterie di Palermo. Inizialmente, la porta era dedicata ad Aloisa Manriquez, moglie del viceré Bernardino de Cardenas, duca di Maqueda, e portava il nome di Porta Manriquez. Tuttavia, successivamente, venne rinominata in onore del pretore Francesco del Bosco, conte di Vicari, assumendo il nome con cui è conosciuta oggi.
Evoluzione architettonica: da semplice passaggio a monumento neoclassico
Nel corso dei secoli, la Porta di Vicari subì numerosi interventi. Nel 1716, sotto la supervisione del pretore Ferdinando Gravina, principe di Palagonia, l'architetto Andrea Palma ne curò la decorazione, conferendole elementi barocchi. Successivamente, nel 1789, l'architetto del Senato Pietro Ranieri la ricostruì in stile neoclassico, trasformandola in una struttura bipartita con piloni fronteggianti, arricchiti da fontane e sculture allegoriche.
Declino e oblio: la scomparsa di un simbolo cittadino
Con l'espansione urbana e le trasformazioni del tessuto cittadino nel XIX secolo, molte delle antiche porte di Palermo persero la loro funzione originaria. La Porta di Vicari, sebbene non completamente demolita, venne inglobata nel contesto urbano circostante, perdendo la sua prominenza e cadendo nell'oblio. Oggi, pochi palermitani sono a conoscenza della sua esistenza e del ruolo che ha svolto nella storia della città.
Curiosità
Sebbene la Porta di Vicari sia meno celebrata rispetto ad altre porte storiche di Palermo, la sua storia riflette le dinamiche di una città in continua evoluzione. Oggi, passeggiando per la zona, è possibile scorgere alcuni elementi architettonici che ne ricordano l'antico splendore, offrendo uno spunto per riscoprire e valorizzare il patrimonio dimenticato della città.