La banda di Palermo sgominata dai Carabinieri | Scopri il piano segreto dietro le rapine milionarie!
Cinque presunti rapinatori arrestati a Palermo dopo colpi da oltre 110 mila euro a Torino. Scopri i dettagli dell'operazione! đđ°đ

La Banda delle Rapine: Cinque Arresti tra Sicilia e Piemonte
Nella mattinata del 15 aprile 2025, unâimportante operazione dei Carabinieri ha portato allâarresto di cinque presunti rapinatori, accusati di aver compiuto due audaci colpi ai danni di filiali bancarie nel Torinese. Gli indagati, di etĂ compresa tra i 30 e i 50 anni e provenienti da Palermo, sono sospettati di aver sottratto oltre 110 mila euro in contante tra febbraio e marzo 2024.
Le indagini, condotte dal Nucleo Investigativo di Torino, hanno coinvolto anche il supporto della Compagnia di Palermo Piazza Verdi, in seguito alla richiesta della Procura di Torino. LâattivitĂ investigativa ha fatto affidamento su sistemi di videosorveglianza, che hanno fornito indizi decisivi per lâidentificazione dei rapinatori e per comprendere le modalitĂ di esecuzione dei crimini.
Le rapine sono state orchestrate con un piano ben definito: i membri della banda viaggiavano separati per non destare sospetti e si avvalevano di un supporto logistico per muoversi nel capoluogo piemontese. Pianificavano attentamente ogni colpo, effettuando sopralluoghi per valutare le condizioni delle filiali bancarie prima di agire.
Il loro modus operandi prevedeva anche lâuso di autovetture rubate e targhe contraffatte per la fuga, rendendo piĂš difficile la loro identificazione. Dopo ogni rapina, la banda si tratteneva in Piemonte solo il tempo necessario per spartire il bottino, prima di ritornare in Sicilia con un veicolo diverso.
Quattro dei fermati sono stati trasferiti nel carcere âPagliarelli-Lorussoâ di Palermo, mentre il quinto indagato, uno dei due 48 enni, è stato arrestato direttamente a Torino, dove si trovava giĂ detenuto per unâaltra causa.
Lâoperazione rappresenta un importante passo nella lotta contro la criminalitĂ organizzata che si sposta su diverse regioni italiane. Ă fondamentale sottolineare che i presunti colpevoli, in attesa di un processo, godono della presunzione di innocenza.