Le Catacombe dei Cappuccini a Palermo | I volti mummificati del tempo

Scopri le Catacombe dei Cappuccini di Palermo: un viaggio affascinante tra storia, mummie e misteri nel cuore della Sicilia.

A cura di Paolo Privitera
10 aprile 2025 21:00
Le Catacombe dei Cappuccini a Palermo | I volti mummificati del tempo - Foto: Maria lo sposo/Wikipedia
Foto: Maria lo sposo/Wikipedia
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Nel cuore di Palermo, lontano dai consueti itinerari turistici, si cela un luogo che racconta secoli di storia, tradizioni e misteri: le Catacombe dei Cappuccini. Questo straordinario sito conserva migliaia di corpi mummificati, offrendo una testimonianza unica delle usanze funerarie siciliane e dell'evoluzione sociale dell'isola.​

Origini delle Catacombe: un caso fortuito

Le Catacombe dei Cappuccini nacquero nel XVI secolo come semplice cimitero per i frati del convento annesso alla Chiesa di Santa Maria della Pace. Nel 1599, durante il trasferimento delle salme in una nuova cripta, i monaci scoprirono che 45 corpi si erano mummificati naturalmente. Questo fenomeno fu interpretato come un segno divino, spingendo i frati a esporre i corpi e ad ampliare le catacombe. ​

Un viaggio tra i corridoi della memoria

Le catacombe si sviluppano in una serie di corridoi sotterranei, dove circa 8.000 corpi sono disposti lungo le pareti, suddivisi per categoria: frati, donne, uomini, bambini, vergini, professionisti e militari. Ogni mummia è vestita con gli abiti dell'epoca, spesso donati dai familiari, riflettendo lo status sociale e le professioni dei defunti. ​

Tecniche di mummificazione: tra scienza e tradizione

Il processo di mummificazione adottato dai Cappuccini prevedeva la disidratazione dei corpi in apposite colatoi, dove i defunti venivano posti per circa un anno. Successivamente, i corpi venivano lavati con aceto, riempiti di paglia per mantenere la forma e vestiti con gli abiti forniti dai familiari. In periodi di epidemie, si ricorreva a bagni di arsenico o acqua di calce per preservare i corpi. ​

Rosalia Lombardo: la "Bella Addormentata" di Palermo

Tra le mummie più celebri delle catacombe spicca quella di Rosalia Lombardo, una bambina di due anni deceduta nel 1920. Grazie alla tecnica di imbalsamazione del professor Alfredo Salafia, il corpo di Rosalia è straordinariamente ben conservato, tanto da sembrare una bambola dormiente. La sua teca è diventata una delle attrazioni più visitate del sito. ​

Curiosità: il mistero degli occhi di Rosalia

Una leggenda metropolitana narra che gli occhi di Rosalia si aprano e si chiudano durante il giorno. In realtà, studi scientifici hanno dimostrato che si tratta di un'illusione ottica dovuta all'angolazione della luce e alla posizione delle palpebre semiaperte. ​

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