Il segreto che Palermo sta nascondendo | Arsenale Borbonico e le sorprese mai svelate

Il cuore marittimo di Palermo

Nel cuore di Palermo, tra il porto e i cantieri navali, sorge un edificio imponente e spesso ignorato: l'Arsenale della Real Marina Borbonica. Costruito tra il 1621 e il 1630 su progetto dell'architetto palermitano Mariano Smiriglio, l'Arsenale fu il centro nevralgico della costruzione navale siciliana per oltre due secoli. La sua storia è intrecciata con quella della città, tra guerre, rivoluzioni e trasformazioni sociali. ​

Un bastione di potere e detenzione

Oltre alla sua funzione primaria di costruzione e riparazione di navi, l'Arsenale ebbe anche un ruolo meno noto ma altrettanto significativo: fu utilizzato come bagno penale. Dal 1797, una parte dell'edificio fu adibita a serraglio per i condannati alla pena del remo e della catena. Durante le insurrezioni del 1848, l'Arsenale ospitava ancora un centinaio di galeotti, testimoniando la sua duplice natura di luogo di lavoro e di pena. ​

Il Museo del Mare: memoria e rinascita

Dopo un periodo di abbandono, nel 1997 l'Arsenale è stato trasformato nel Museo del Mare, grazie all'impegno di appassionati e istituzioni. Il museo ospita una vasta collezione di oggetti legati alla tradizione marittima siciliana: modelli di imbarcazioni storiche, strumenti di navigazione, portolani e due cannoni borbonici fusi tra il 1781 e il 1785. Un viaggio affascinante nella storia navale di Palermo. ​

Curiosità: la Pietra Inaugurale e la Viceregina

La prima pietra dell'Arsenale fu posata il 24 gennaio 1621 dalla Viceregina Lucrezia Gattinara di Legnana, duchessa di Castro, alla presenza dell'Arcivescovo Cardinale Doria. Un evento solenne che segnò l'inizio di un progetto ambizioso per rafforzare la potenza marittima della Sicilia.