Museo Archeologico Regionale Antonino Salinas | Tesori millenari nel cuore di Palermo

Scopri il Museo Archeologico Regionale Antonino Salinas a Palermo, custode di reperti che narrano la storia millenaria della Sicilia.​

A cura di Paolo Privitera
06 maggio 2025 18:00
Museo Archeologico Regionale Antonino Salinas | Tesori millenari nel cuore di Palermo - Foto: HowRapid/Wikipedia
Foto: HowRapid/Wikipedia
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Un viaggio nella storia siciliana

Situato nel cuore di Palermo, il Museo Archeologico Regionale Antonino Salinas è una delle istituzioni museali più antiche e prestigiose d'Italia. Fondato nel 1814, ospita una vasta collezione di reperti che coprono un arco temporale dalla preistoria al medioevo, offrendo ai visitatori un affascinante viaggio attraverso le civiltà che hanno plasmato la Sicilia. ​

La sede: un convento trasformato in museo

Il museo ha sede nell'ex convento dei Padri Filippini, un edificio del XVI secolo che, dopo la soppressione degli ordini religiosi nel 1866, fu adattato per ospitare le collezioni archeologiche. Il complesso include anche la Chiesa di Sant'Ignazio all'Olivella e l'Oratorio di San Filippo Neri, integrando armoniosamente elementi architettonici religiosi e spazi espositivi. ​

Collezioni di inestimabile valore

Tra i tesori custoditi, spiccano le metope dei templi di Selinunte, esempi straordinari di scultura greca arcaica. Il museo vanta anche la Pietra di Palermo, un'importante stele egizia che riporta annali dei faraoni dell'Antico Regno, e una ricca collezione etrusca proveniente dalla raccolta Casuccini, considerata la più significativa al di fuori della Toscana. ​

Un omaggio ad Antonino Salinas

Il museo è intitolato ad Antonino Salinas, illustre archeologo e numismatico palermitano che lo diresse dal 1873 fino alla sua morte nel 1914. Salinas contribuì significativamente all'arricchimento delle collezioni, lasciando in eredità al museo la sua personale raccolta di oltre 6.600 pezzi, tra cui libri, manoscritti, stampe, fotografie e monete. ​

Curiosità

Nel 2022, il museo ha restituito alla Grecia un frammento del fregio del Partenone, noto come "Frammento di Palermo", raffigurante il piede della dea Artemide. Questo gesto ha rappresentato un importante passo nel contesto delle restituzioni di beni culturali ai paesi d'origine.

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