Non immagineresti cosa si nasconde dietro l’altare | Santa Caterina, fede e pasticceria a Palermo

Scopri la Chiesa di Santa Caterina a Palermo: un capolavoro barocco che unisce arte sacra e tradizione dolciaria conventuale.

A cura di Paolo Privitera
10 maggio 2025 21:00
Non immagineresti cosa si nasconde dietro l’altare | Santa Caterina, fede e pasticceria a Palermo - Foto: Giuseppe ME/Wikipedia
Foto: Giuseppe ME/Wikipedia
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Un gioiello barocco nel cuore di Palermo

Nel centro storico di Palermo, tra Piazza Bellini e Piazza Pretoria, sorge la Chiesa di Santa Caterina d'Alessandria, uno degli esempi più imponenti del barocco palermitano. Costruita tra il 1566 e il 1596, la chiesa è affiancata da un monastero fondato nel 1310 per volontà di Benvenuta Mastrangelo, nobile palermitana. Il complesso, gestito dalle suore domenicane, divenne nel tempo uno dei più ricchi e influenti della città. ​

Architettura e arte: un trionfo di bellezza

La chiesa presenta una facciata tardo-rinascimentale con elementi gagineschi e una statua di Santa Caterina del 1685. L'interno, a navata unica, è decorato con marmi policromi, stucchi, affreschi e opere di artisti come Giovanni Battista Ragusa, Filippo Randazzo e Vito D'Anna. Particolare è la presenza del coro sopraelevato, da cui le monache assistevano alle funzioni senza essere viste. ​

Il monastero e la vita claustrale

Il monastero, riservato a fanciulle di nobili famiglie, seguiva la regola domenicana. Le monache vivevano in clausura, dedicandosi alla preghiera e alla produzione di dolci. Il chiostro, con pavimento in maiolica e una fontana centrale, era il fulcro della vita comunitaria. Nel 2014, l'ultima suora lasciò il monastero, che oggi è aperto al pubblico come museo. ​

La dolceria: i segreti del chiostro

All'interno del complesso si trova la "Dolceria", dove vengono preparati dolci secondo le antiche ricette delle suore. Tra le specialità: cassate, cannoli, biscotti e conserve. La vendita di questi dolci rappresentava una fonte di reddito per il monastero e oggi permette di mantenere viva una tradizione secolare. ​

Curiosità

Durante la Seconda Guerra Mondiale, nel 1943, la cripta sotto l'altare maggiore fu utilizzata dalle monache come rifugio durante i bombardamenti. La cripta, realizzata intorno al 1670, è costituita da due vani e ospita numerose lapidi delle religiose defunte. ​

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