Un angolo sta per rinascere | Svelata l'incredibile scoperta al Lungomare Cristoforo Colombo

Un paradiso perduto: la storia del Lungomare Cristoforo Colombo

Il Lungomare Cristoforo Colombo, situato tra Palermo e l'aeroporto Falcone-Borsellino, era un tempo una delle zone costiere più amate dai palermitani. Negli anni '70, questa area balneare era frequentata da pescatori e famiglie in cerca di relax. Tuttavia, la cementificazione selvaggia, favorita da malavita e politici compiacenti, ha trasformato questo tratto di costa in una distesa di costruzioni abusive, compromettendo l'accesso al mare e la salute dell'ecosistema marino.

Demolizioni e bonifiche: un nuovo inizio

Negli ultimi anni, il Comune di Carini ha avviato un'opera di risanamento del lungomare, demolendo numerose villette abusive e avviando lavori di bonifica per restituire la spiaggia ai cittadini. Il sindaco Giovì Monteleone ha dichiarato che, nonostante i ritardi nell'erogazione dei fondi, tre imprese lavoreranno contemporaneamente per rigenerare questo importante tratto di costa.

Street art e memoria: l'arte che denuncia

Per riportare l'attenzione su questa zona, è nato il progetto artistico-culturale "Welcome to Palermo – Vamos a la Playa". Artisti come Nemo's, il Collettivo Fx e i palermitani I Mangiatori di Patate hanno trasformato gli scheletri di cemento in opere d'arte, creando un museo di street art a cielo aperto che denuncia lo scempio subito dal lungomare.

Una scoperta storica: la casamatta della Seconda Guerra Mondiale

Durante le operazioni di demolizione, è stata scoperta una casamatta risalente alla Seconda Guerra Mondiale, rimasta nascosta per anni sotto una costruzione abusiva. Il sindaco Monteleone ha sottolineato l'importanza di questa scoperta, che rappresenta un ulteriore passo verso la valorizzazione storica del lungomare.

Curiosità: il lungomare che fu teatro di un attentato sventato

Il Lungomare Cristoforo Colombo è anche noto per essere stato il luogo in cui, nel 1989, venne sventato un attentato al giudice Giovanni Falcone. Le bombe furono scoperte ai piedi della villa all'Addaura dove il giudice risiedeva, rendendo questo tratto di costa un simbolo della lotta alla mafia.