Un gigante poco conosciuto nel cuore di Palermo | Il Palazzo Costantino svela un mistero incredibile

Un gigante barocco nel cuore di Palermo

Nel cuore pulsante di Palermo, all'incrocio tra via Maqueda e i celebri Quattro Canti, si erge Palazzo Costantino, una maestosa testimonianza del barocco siciliano. Costruito nella seconda metà del XVIII secolo da Giuseppe Merendino su una preesistente struttura seicentesca, il palazzo fu successivamente ristrutturato dall'architetto Giuseppe Venanzio Marvuglia, che lo arricchì con elementi neoclassici.

Interni di straordinaria bellezza

Varcando l'ingresso, si accede a un ampio cortile adornato da colonne ioniche in marmo rosso di Castellammare. Lo scalone d'onore conduce al piano nobile, dove si trovano saloni decorati con affreschi di artisti come Gioacchino Martorana, Giuseppe Velasco e Gaspare Fumagalli. Tra le opere più notevoli, spicca "La Battaglia di Costantinopoli" di Velasco.

Danni e abbandono

Durante la Seconda Guerra Mondiale, il palazzo subì danni significativi a causa dell'occupazione da parte delle truppe tedesche e alleate. Negli anni successivi, molti degli arredi originali furono venduti, compresi pavimenti in maiolica e mobili d'epoca. Nel 2000, l'imprenditore Roberto Bilotti Ruggi d'Aragona acquistò l'edificio con l'intento di trasformarlo in un hotel-museo, ma il progetto non si concretizzò. 

Un futuro da museo diffuso

Nonostante le difficoltà, Palazzo Costantino ha ospitato eventi culturali, come la biennale di arte contemporanea Manifesta 12 nel 2018. Attualmente, esiste un progetto per trasformare il palazzo in parte di un "museo diffuso" nel centro storico di Palermo, valorizzando così il suo immenso patrimonio artistico e architettonico.

Curiosità inale

Uno dei pavimenti in maiolica più pregiati del palazzo, raffigurante "La Nascita di Venere", fu venduto e oggi si trova in un lussuoso hotel a Parigi, testimoniando la dispersione del patrimonio artistico del Palazzo Costantino