Un faro che ha cambiato la storia | Naufragi e salvataggi nel Golfo di Palermo che nessuno conosce

Scopri la storia del faro di Capo Zafferano, sentinella del golfo di Palermo tra naufragi, salvataggi e rinascita culturale.

A cura di Paolo Privitera
23 luglio 2025 18:00
Un faro che ha cambiato la storia | Naufragi e salvataggi nel Golfo di Palermo che nessuno conosce - Foto: Bjs/Wikipedia
Foto: Bjs/Wikipedia
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Una sentinella sul mare: il faro di Capo Zafferano

Il faro di Capo Zafferano, situato nel comune di Santa Flavia, rappresenta una delle strutture più iconiche della costa palermitana. Costruito nel 1884, il faro si erge su una torre ottagonale in muratura alta 11 metri, con una lanterna posta a 34 metri sul livello del mare. La sua luce, visibile fino a 16 miglia nautiche, ha guidato per oltre un secolo le imbarcazioni attraverso le insidiose acque del golfo di Palermo.

La posizione strategica del faro, sulla punta estrema del promontorio di Capo Zafferano, lo rendeva un punto di riferimento fondamentale per i convogli marittimi che transitavano tra Palermo e le rotte commerciali del Mediterraneo. La sua presenza ha contribuito a prevenire numerosi naufragi in una zona nota per le sue correnti imprevedibili e i fondali rocciosi.

Dall'abbandono alla rinascita: il futuro del faro

Negli anni '70, con l'automatizzazione del sistema di illuminazione, il faro fu dismesso e lasciato in stato di abbandono. La mancanza di manutenzione e atti vandalici hanno portato al degrado della struttura, trasformandola in un simbolo di decadenza.

Tuttavia, nel 2016, l'Agenzia del Demanio ha avviato un progetto di valorizzazione del faro, concedendolo in gestione a un imprenditore locale con l'obiettivo di trasformarlo in un centro culturale e turistico. Il progetto prevede la creazione di un ristorante, un museo del mare e spazi espositivi, restituendo così alla comunità palermitana un pezzo della propria storia.

Curiosità: il foculus romano ritrovato a Capo Zafferano

Nel 1994, durante una campagna di esplorazione subacquea nei pressi di Capo Zafferano, fu rinvenuto un raro foculus romano: un braciere portatile in lamina di piombo risalente all'età imperiale. Questo reperto, conservato presso l'Antiquarium di Solunto, testimonia l'importanza storica della zona come punto di approdo e commercio sin dall'antichità.

La scoperta del foculus sottolinea come Capo Zafferano sia stato, nel corso dei secoli, un crocevia di culture e rotte commerciali, confermando il ruolo centrale del faro non solo nella navigazione moderna, ma anche nella storia millenaria della Sicilia.

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