Una carovana di pace attraversa l'Italia | Perché il lavoro non può essere un'arma!

Unisciti alla carovana "Peace at work" delle Acli! 🌍 Inizia il 2 settembre e attraversa 57 città, unendo lavoro e pace! ✌️✨

A cura di Redazione
23 luglio 2025 19:24
Una carovana di pace attraversa l'Italia | Perché il lavoro non può essere un'arma! -
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Le Acli lanciano la carovana ‘Peace at Work’

ROMA – Un messaggio di speranza e impegno per la giustizia sociale: le Acli annunciano il progetto ‘Peace at Work – L’Italia del lavoro costruisce la pace’, un’iniziativa che prevede una carovana di 57 tappe in tutta Italia, a partire da Palermo il 2 settembre e culminando a Milano il 10 dicembre. L’ultima tappa si terrà a Strasburgo, il 15 dicembre, nel cuore delle istituzioni europee.

Emiliano Manfredonia, presidente nazionale delle Acli, ha sottolineato durante la conferenza stampa di presentazione l’importanza di questa iniziativa, affermando: “Dai territori registriamo non solo risposte all’iniziativa ma anche un certo fermento: oggi non dobbiamo vincere la guerra, ma la pace.” Manfredonia ha lanciato un forte appello contro il riarmo, ricordando che “la politica sta solo scegliendo la strada più semplice delle armi piuttosto che la via più complessa della diplomazia.”

L’iniziativa nasce in un contesto di crescente tensione internazionale, con guerre che colpiscono civili innocenti, come nel caso di Gaza e dell’Ucraina. “Non saremo spettatori silenti di fronte al genocidio a Gaza o ai droni che uccidono i civili in Ucraina,” ha dichiarato Manfredonia, evidenziando l’urgenza di un cambiamento di rotta.

Flavio Lotti, presidente della Fondazione PerugiAssisi, ha definito la carovana come “un evento straordinario”, sottolineando che pace e lavoro devono camminare insieme. Ha avvertito che le attuali disuguaglianze in Italia e in Europa e l’aumento delle spese militari rappresentano una minaccia per i diritti essenziali. “Con questa carovana, sarà un modo per dire no alla spesa militare,” ha aggiunto Lotti, citando anche il Fondo Monetario Internazionale.

Sergio Bassoli, coordinatore della Rete Italiana Pace e Disarmo, ha espresso il desiderio di rendere ogni tappa partecipata e coinvolgente, aggiungendo che ora è il momento per la politica di agire contro le ingiustizie in corso a Gaza, in Cisgiordania, Ucraina e Sudan. “Le nostre istituzioni devono fermare quello che succede; non si può attendere,” ha affermato Bassoli.

La carovana si propone quindi di affrontare anche la questione dell’industria bellica, ponendo l’accento sul fatto che “non può ricadere sui lavoratori la responsabilità” di eventuali chiusure di aziende legate alla produzione di armi.

Infine, Don Bruno Bignami, direttore dell’Ufficio nazionale per i problemi sociali e il lavoro della CEI, ha elogiato l’iniziativa, affermando che “l’arruolamento per la pace” è fondamentale in un periodo in cui ha prevalso la logica del riarmo e della violenza. Ha citato la richiesta di Papa Leone XIV a un impegno per una “pace disarmata e disarmante.”

La carovana ‘Peace at Work’ si configura quindi come un’importante occasione di riflessione, mobilitazione e unità intorno a temi cruciali per il futuro del lavoro e della pace. Un appello a tutti i cittadini: partecipare e fare sentire la propria voce per un mondo migliore.

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