Una vetta siciliana che non conosci, tra le nuvole, rocce e trekking epici

Scopri Rocca Busambra e il bosco segreto nell’area protetta vicino Palermo: un geosito unico che racconta millenni di storia e natura.

A cura di Paolo Privitera
30 luglio 2025 18:00
Una vetta siciliana che non conosci, tra le nuvole, rocce e trekking epici - Foto: tato grasso/Wikipedia
Foto: tato grasso/Wikipedia
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Una vetta simbolo del Palermitano tra cielo e silenzio

La Rocca Busambra, con i suoi 1 613 m slm, è la cima più alta dei Monti Sicani e dell’area metropolitana di Palermo, visibile da Corleone, Godrano, Mezzojuso e Monreale. Si estende per circa 15 km, dominando le valli sottostanti con ripide pareti calcaree e caverne carsiche che ne fanno un geosito di straordinaria importanza. Le sue rocce, originate nel Triassico, raccontano centinaia di milioni di anni di sedimentazione marina, come fossili di ammoniti trovate anche nella zona. Qui, tra strapiombi vertiginosi, domina un paesaggio che sembra sospeso tra mare e cielo, una vera cattedrale naturale per i palermitani che cercano rifugio nella montagna.

Il bosco antico e le acque che respirano la storia

Alla base della Rocca, si apre il Bosco della Ficuzza, esteso per migliaia di ettari, parte della riserva naturale orientata che include anche il Bosco del Cappelliere e il Gorgo del Drago. Qui troviamo lecci, sughere, roverelle e numerosi endemismi botanici, rifugio di fauna selvatica variegata: volpi, istrici, rapaci come l’aquila reale e invertebrati rari. I cosiddetti “gorghi” – laghetti naturali temporanei formati lungo i torrentelli – custodiscono un ecosistema unico: anfibi, tartarughe palustri e insetti acquatici sopravvivono qui grazie a questa oasi d’acqua viva preziosa per la biodiversità palermitana.

Trekking epico tra creste e silenzi ancestrali

Salire sulla Rocca è un’esperienza quasi mistica. Il percorso attraversa creste strette, pascoli sassosi e boschi segreti, alternando sentieri segnalati a tratti in cui ci si muove “in fila indiana” lungo cornici di roccia affacciate sul vuoto. Ai 1613 m, lo sguardo abbraccia le montagne madonite, i Nebrodi e – nei giorni più limpidi – perfino l’Etna al tramonto, uno spettacolo che lascia senza fiato qualsiasi escursionista, ma ha un sapore speciale per i palermitani che tornano a casa carichi di aria pura e di orgoglio per la terra che li circonda.

Un patrimonio geologico che parla di oceani scomparsi

Geologicamente, Rocca Busambra rappresenta una testimonianza vivente dei fondali giurassici che un tempo coprivano la Sicilia occidentale. Le rocce carbonatiche di Rocca Busambra, unite a Monte dei Cervi e Monti Sicani, sono le “Bahamas del passato”, habitat di organismi marini e bivalvi fossilizzati. L’area rientra tra i geositi del Geoparco delle Madonie, riconosciuto UNESCO nel 2015, a ribadire il valore scientifico e paesaggistico del sito.

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