C'è un angolo siciliano che ti sorprenderà: Rosamarina e il misterioso lago che sta cambiando

Scopri come il Lago Rosamarina è nato dal Castello di Caccamo e oggi offre spiagge amate dai palermitani a pochi passi da Palermo.

A cura di Paolo Privitera
03 agosto 2025 18:00
C'è un angolo siciliano che ti sorprenderà: Rosamarina e il misterioso lago che sta cambiando - Foto: trolvag/Wikipedia
Foto: trolvag/Wikipedia
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Una diga, un castello e un lago che racconta Palermo

Il Lago Rosamarina, situato a pochi chilometri da Caccamo, nacque tra il 1973 e il 1992 dallo sbarramento del fiume San Leonardo, creato per risolvere la cronica carenza idrica di Palermo e dei comuni limitrofi. È oggi uno dei bacini artificiali più grandi e profondi di Sicilia, con oltre /100 milioni di m³ d’acqua e punte di profondità di circa 100 m, con rive lungo 16 km . I palermitani guardano a quello specchio verde‑smeraldo come a un’oasi vicina da scoprire, un’alternativa di natura e relax lontano solo pochi chilometri dalla città.

Accanto al lago si staglia in posizione dominante il Castello di Caccamo, un maniero normanno-arabo costruito intorno al 1160 e ampliato in epoca chiaramontana. Nelle sue viscere scorreva il fiume San Leonardo, oggi sbarrato: un ponte trecentesco, visibile solo quando il lago è in fase di secca, è un frammento di memoria che unisce storia e paesaggio.

Una spiaggia popolare per i palermitani, tra pesca e sport

Con l’invaso completato, si è sviluppata spontaneamente una spiaggia non ufficiale, conosciuta come “spiaggia dei palermitani”: un luogo ideale per picnic, tuffi da scogli e pesca sportiva. Il lago pullula di black bass, carpe, tinche, alborelle e persici reali, attirando appassionati pescatori locali, che spesso portano a casa prede record da oltre 3 kg. Attorno, si distingue una strada sterrata che segue le rive, accessibile anche in bicicletta, valorizzando l'area come meta cicloturistica e naturalistica per le famiglie palermitane e non solo.

Il paesaggio intorno, tra ginestre, olivi selvatici e mandorli, assume tinte diverse in ogni stagione, dai biancastri fiori primaverili alle sfumature autunnali. Molti palermitani approfittano del weekend per un giorno al lago, in un’atmosfera che coniuga storia, natura e comunità.

Turismo slow, archeologia sommersa e rigenerazione culturale

Il sito ha attratto l’attenzione di escursionisti, subacquei e appassionati di architettura. Quando il livello dell’acqua scende, spunta il ponte medievale del 1307, anch’esso parte del percorso che collegava Caccamo e Palermo. Il lago è diventato così anche occasione per visite subacquee, birdwatching e lente passeggiate lungo i suoi 16 km di sponda.

L’iniziativa ha favorito progetti locali di educazione ambientale e visite guidate al lago e al castello, spesso promosse in collaborazione tra i comuni e associazioni turistiche palermitane. L’area attorno a Rosamarina, un tempo dimenticata, oggi è un luogo ritrovato, simbolo di quella rigenerazione culturale che valorizza territorio e storia.

Curiosità

Nel periodo estivo, quando le acque diminuiscono, riemerge un antico ponte a due archi in pietra calcarea, costruito nel 1307 ad opera di Manfredi I Chiaramonte, per collegare Caccamo a Palermo lungo l’antica via di transito medievale.

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