Palermo recupera case confiscate alla mafia | I cittadini non possono ignorare questa opportunità!

Scopri come il Settore abitare sociale sta assegnando nuove case a famiglie in difficoltà! 🏠✨ Legalità e dialogo al centro dell'intervento.

A cura di Redazione
07 agosto 2025 19:41
Palermo recupera case confiscate alla mafia | I cittadini non possono ignorare questa opportunità! -
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Emergenza abitativa a Palermo: assegnate quattro nuove case a famiglie in difficoltà

Proseguono le operazioni di assegnazione di immobili a famiglie aventi diritto a Palermo. Il Settore abitare sociale, diretto dall’assessore Fabrizio Ferrandelli, ha recentemente annunciato l’assegnazione di quattro abitazioni a famiglie che vivono un’emergenza abitativa.

Le nuove assegnazioni comprendono tre case popolari che sono state restitute alla disponibilità del Comune dopo controlli effettuati dalla Polizia Municipale. Inoltre, è stato trasferito al Comune anche un bene confiscato alla mafia. Questa azione segna un ulteriore passo nella lotta contro la illegalità e nel recupero di immobili per scopi sociali.

Le abitazioni si trovano in diverse zone della città: Cep, Borgo Nuovo, Falsomiele e una in zona Pisani. Questa iniziativa offrirà supporto a circa 20 persone, di cui 13 minori, che potranno finalmente accedere a un’abitazione sicura e dignitosa.

“Stiamo dimostrando controllo del patrimonio e capacità di recupero degli immobili senza l’utilizzo della forza pubblica,” ha dichiarato Ferrandelli, sottolineando l’importanza del dialogo e della collaborazione nelle operazioni di assegnazione. L’assessore ha inoltre ribadito come la lista nell’emergenza abitativa continui ad essere in continuo aggiornamento e non rappresenti solo un pezzo di carta.

Questa azione non solo interroga sulla necessità di risolvere il problema della carenza di case popolari, ma evidenzia anche l’importanza della legalità nel processo di assegnazione delle abitazioni. “La via della legalità è premiante,” ha concluso Ferrandelli, avvertendo coloro che cercano scorciatoie che al momento, questi comportamenti hanno “fiato corto”.

La speranza è, dunque, che nuove iniziative simili proseguano in futuro, per ridurre il numero di famiglie in difficoltà a Palermo e costruire una comunità più coesa e solidale.

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