Qualcosa sta affiorando dalle profondità, Ustica e i suoi misteri sommersi che non tutti conoscono
Scopri l’Isola di Ustica: geologia vulcanica, villaggio preistorico e mare spettacolare, curiosità per Palermitani curiosi e viaggiatori!

Ustica, a soli 70 km a nord‑ovest di Palermo, è una vera gemma marina emersa da un gigantesco vulcano sottomarino: il Monte Anchise, alto circa 2000 m sotto il livello del mare, e tuttora visibile nelle sue pendici e grotte affioranti 244 m sopra la superficie. Questa morfologia unica rende Ustica un autentico sito geologico da scoprire, emozionante per i Palermitani e tutti gli appassionati di natura. Oggi è una riserva naturale orientata e la sua area marina protetta è la prima in Italia, istituita nel 1986.
Geologia e Villaggio Preistorico
L’isola di Ustica è ciò che resta di un massiccio complesso vulcanico sommerso emerso lentamente nel corso del Pliocene e del Pleistocene. Le rocce laviche formano rilievi come Punta Maggiore e Guardia dei Turchi, mentre il terreno si caratterizza per grotte scolpite dalla colata lavica e dall'erosione.
Nel sito archeologico del Villaggio dei Faraglioni, risalente all’età del Bronzo, gli studiosi hanno trovato tracce di un insediamento orientato astronomicamente: le aperture erano allineate per tracciare i solstizi in modo sorprendentemente avanzato. Immagina i tuoi antenati preistorici che, da qui, guardavano la stessa alba invernale che oggi accoglie i visitatori palermitani.
Storia millenaria e curiosità energetiche
Abitata fin dal Neolitico, Ustica divenne rifugio per Fenici, Greci, Cartaginesi e Romani. I Romani la chiamavano “Ustum” per il terreno bruciato, ma i Greci la battezzarono “Osteodes” – ossario – facendo riferimento ai cadaveri abbandonati di mercenari cartaginesi
Nel XIX secolo i Borbone la trasformarono in isola di confino politico; qui furono rinchiusi prigionieri fino al 1961. Oggi, un'altra rivoluzione: nel 2001 Ustica è diventata la prima grande isola europea alimentata interamente da energie rinnovabil. Un passaggio da luogo di detenzione a simbolo di sostenibilità, ideale per i palermitani amanti dell’eco-turismo.
Biodiversità marina e grotte segrete
L’Area Marina Protetta di Ustica è un tesoro sommerso: le sue acque cristalline ospitano coralli, spugne, rose di mare e pesci di scogliera come aragoste, cernie, barracuda. Si distinguono le grotte “Verde”, “Azzurra”, “Pastizza”, “dell’Oro” e “delle Colonne” – un paradiso per immersioni spettacolari.
Negli abissi emergono anche relitti antichi, come navi romane cariche di anfore, perfettamente conservate a 80 m di profondità: tesori sommersi ancora oggi studiati dai sub palermitani.
Curiosità
Non immaginare solo tuffi e natura: Ustica è anche teatro di uno dei capitoli più controversi della storia italiana moderna. Nel 1980, un DC‑9 Itavia in rotta verso Palermo venne abbattuto nelle sue acque, causando 81 vittime. Dopo decenni di indagini, i radar e le sentenze hanno indicato un missile NATO come probabile causa. Oggi, chi va a Ustica, non si limita a godere del mare: porta con sé la memoria storica di un angolo di Sicilia carico di bellezza e mistero.