Un capolavoro gotico nascosto nel cuore di Palermo: la Chiesa che conserva qualcosa di strabiliante

Scopri Santa Maria la Nova a Palermo: abside gotica nascosta tra botteghe della Cala, arte, architettura e curiosità sorprendenti!

A cura di Paolo Privitera
31 agosto 2025 21:00
Un capolavoro gotico nascosto nel cuore di Palermo: la Chiesa che conserva qualcosa di strabiliante - Foto: Fabio P./Wikipedia
Foto: Fabio P./Wikipedia
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La Chiesa di Santa Maria la Nova, nel quartiere della Cala a Palermo, è un capolavoro nascosto, dove l’abside gotica si apre tra le bancarelle e le botteghe del mercato. Fondata nel XII secolo, venne ricostruita in stile gotico tra il XIII e XIV secolo, conservando ancora oggi archi acuti, contrafforti e finestre eleganti che sembrano voler comunicare con il mare stesso .

Nel corso dei secoli, la chiesa trasformò la sua facciata, ma mantenne intatto il cuore gotico: un invito a scoprire un angolo medievale inaspettato in mezzo al fermento urbano. Qui, tra cruciformi scolpiti e volte costolonate, si percepisce ancora l’anima religiosa e architettonica che affonda le radici nel passato arabo-normanno palermitano .

Arte sacra, tradizioni e vita quotidiana

All’interno, le volte a crociera e le lesene gotiche custodiscono altari votivi e affreschi, tra i quali si nascondono storie di devozione popolare. La chiesa è stata per secoli parte integrante del tessuto quotidiano dei palermitani, frequentata da pescatori, mercanti e famiglie del quartiere, in un dialogo tra fede, commercio e vicinato .

Le botteghe storiche intorno propongono artigianato locale e street food, creando un’atmosfera dove sacro e profano si sfiorano continuamente. È proprio questo contrasto tra spiritualità medievale e rumore del mercato che rende Santa Maria la Nova un’esperienza autentica per chi vuole respirare la vera Palermo, lontano dai circuiti turistici canonici .

Un patrimonio da salvare e valorizzare

Negli ultimi anni sono iniziati alcuni interventi di restauro per preservare la struttura gotica, in particolare l’abside e il tetto, danneggiati da infiltrazioni piovane. I fondi provengono da progetti regionali per il recupero del patrimonio ecclesiastico minore, con lo scopo di riaprire al pubblico tutto l’anno e non solo in occasioni religiose .

In aggiunta, la diocesi ha promosso laboratori didattici per le scuole e visite guidate, con l’obiettivo di avvicinare i giovani alla storia e all’architettura gotica. Un piccolo presidio culturale che sta nascendo in uno dei quartieri più vivaci e popolosi di Palermo.

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