Un colpo che ha fatto tremare l’Italia, il Caso Notarbartolo e l’inquietante collegamento con il treno espresso

Scopri il delitto di Notarbartolo: omicidio della mafia a Palermo e colpo di scena su un treno del 1893.

A cura di Paolo Privitera
10 agosto 2025 18:00
Un colpo che ha fatto tremare l’Italia, il Caso Notarbartolo e l’inquietante collegamento con il treno espresso - Foto: Sconosciuto - Illustrazione Italiana/Wikipedia
Foto: Sconosciuto - Illustrazione Italiana/Wikipedia
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Il contesto politico e bancario

Il 1° febbraio 1893, Palermo venne scossa da un evento storico e inquietante: l’omicidio sul treno di Emanuele Notarbartolo, già sindaco di Palermo e direttore generale del Banco di Sicilia, mentre rientrava da Termini Imerese. Con 27 coltellate e l’essere gettato giù dal convoglio, Notarbartolo divenne la prima vittima “eccellente” della mafia nell’Italia unita.
Nel suo incarico, aveva sventato scandali finanziari e battuto i sistemi clientelari di borsa, attirando l’ostilità di politici e mafiosi palermitani, tra cui il deputato Raffaele Palizzolo, fino a quel momento membro influente del consiglio del Banco.

Il delitto e i depistaggi

L’assassinio di Notarbartolo non fu un omicidio isolato: dietro c’era un turbido legame tra mafia e politica. L’iniziale silenzio delle forze dell’ordine, insieme ai tentativi di copertura da parte di funzionari locali, fece emergere un quadro sorprendente: la mafia iniziava a “giocare” su scala nazionale.
Il mandante, sospettato Raffaele Palizzolo, fu incriminato solo nel 1899 grazie all’iniziativa del figlio, Leopoldo Notarbartolo, e il successivo processo internazionale tenne l’Italia con il fiato sospeso, rivelando rapporti insospettabili tra potere politico e cosche.

Il processo e l'assoluzione

Nel 1902 la corte d'assise di Bologna condannò Palizzolo e il mafioso Giuseppe Fontana a 30 anni, grazie alle prove raccolte dopo anni di depistaggi.
 Ma la Cassazione annullò il verdetto nel 1904 per “insufficienza di prove” e il processo fu trasferito a Firenze: Palizzolo fu assolto, con un esito politicamente controverso. Rientrato a Palermo, venne osannato come vittima di pregiudizi settentrionali.
Questo epilogo delineò una forma estrema di impunità sistematica, alimentando a Palermo e in tutta la Sicilia la percezione che la mafia fosse invincibile e radicata nel sistema politico-finanziario.

L’Impatto Storico E Oggi

La vicenda di Notarbartolo fu il punto di svolta: per la prima volta la mafia venne riconosciuta ufficialmente come organizzazione criminale strutturata, grazie anche al Rapporto Sangiorgi (1898‑1900), che la definiva “un’associazione criminale con giuramenti e racket».
Inoltre, l’attenzione mediatica sul caso rivelò a tutta l’Italia l’entità della connivenza tra mafia e politica, gettando le basi per le future leggi antimafia e il movimento per la giustizia.

Curiosità

Nel 1979 la RAI produsse Il Delitto Notarbartolo, una miniserie televisiva che rievocava l’evento con tensione e pathos, attirando l’attenzione di una nuova generazione sulla Prima Omicida eccellente della mafia.

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