Un capolavoro nel cuore della Kalsa, lo spettacolare gioiello barocco nascosto tra i vicoli di Palermo

A Palermo la Chiesa di Santa Maria della Pietà svela la magnificenza del barocco siciliano con affreschi, stucchi e una storia sorprendente.

27 settembre 2025 21:00
Un capolavoro nel cuore della Kalsa, lo spettacolare gioiello barocco nascosto tra i vicoli di Palermo - Foto: Jerome Bon/Wikipedia
Foto: Jerome Bon/Wikipedia
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Un capolavoro nel cuore della Kalsa

Nel quartiere storico della Kalsa di Palermo, a pochi passi dal mare, si trova la Chiesa di Santa Maria della Pietà, un piccolo scrigno che racchiude la bellezza più autentica del barocco siciliano. Costruita nel XVII secolo per volontà del Viceré Ferdinando d’Ayala e dedicata all’Ordine delle suore della Pietà, questa chiesa rappresenta uno degli esempi più raffinati di architettura e decorazione secentesca della città.

La sua facciata sobria non lascia immaginare lo splendore che si nasconde all’interno: entrando, infatti, ci si trova immersi in un ambiente riccamente decorato, dove stucchi, marmi e affreschi dialogano armoniosamente in un trionfo di colori e forme.

Gli stucchi del Serpotta e la magnificenza barocca

Il cuore artistico della chiesa è rappresentato dalle decorazioni in stucco realizzate da Procopio Serpotta, fratello del celebre Giacomo. Le figure femminili allegoriche, gli angeli e le cornici eleganti creano un’atmosfera scenografica che riflette la spiritualità e l’opulenza del barocco palermitano.

Alle pareti si ammirano opere pittoriche di grande rilievo, tra cui le tele di Guglielmo Borremans, pittore fiammingo molto attivo in Sicilia. Ogni dettaglio, dalle volte affrescate ai pavimenti in marmi policromi, racconta la volontà di stupire e di trasformare la chiesa in un vero e proprio teatro sacro, capace di meravigliare i fedeli e affermare il prestigio dell’istituzione religiosa che la governava.

Una storia di fede e di resilienza

La Chiesa di Santa Maria della Pietà ha vissuto nei secoli momenti di gloria ma anche di difficoltà. Durante i bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale subì gravi danni, perdendo parte delle sue decorazioni originarie. Tuttavia, grazie a restauri accurati, oggi è possibile ammirarla quasi nel suo splendore originario.

Il suo legame con la comunità rimane forte: ancora oggi, nonostante non sia tra i luoghi di culto più conosciuti dai turisti, continua ad essere un punto di riferimento spirituale per i palermitani e un tesoro artistico da scoprire per chi cerca l’anima autentica della città.

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