Un patrimonio straordinario di libri e manoscritti, l'incredibile cuore culturale di Palermo che non conosci

La Biblioteca Centrale della Regione Siciliana a Palermo custodisce manoscritti, incunaboli e storie millenarie siciliane.

A cura di Paolo Privitera
07 settembre 2025 21:00
Un patrimonio straordinario di libri e manoscritti, l'incredibile cuore culturale di Palermo che non conosci - Foto: Fabio P/Wikipedia
Foto: Fabio P/Wikipedia
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Nel cuore del centro storico di Palermo, a pochi passi dalla Chiesa del Gesù e dal Mercato di Ballarò, si trova la Biblioteca Centrale della Regione Siciliana, uno dei poli bibliotecari più importanti d’Italia e del Mediterraneo. Fondata nel 1782 come Biblioteca Reale Borbonica, divenne punto di riferimento per studiosi e viaggiatori grazie al suo patrimonio di manoscritti, incunaboli e documenti unici che raccontano la storia siciliana. Tra le sale spiccano quelle con volte affrescate e scaffalature lignee che evocano l’atmosfera di un antico convento, poiché l’edificio era originariamente parte del Collegio Massimo dei Gesuiti.

Un patrimonio di libri e manoscritti

La biblioteca possiede oltre 750.000 volumi, fra cui collezioni rare di testi arabi, greci e latini che testimoniano la pluralità culturale di Palermo e dell’intera isola. Tra i tesori più celebri spicca la “Bibbia di Borso d’Este”, codice miniato del Quattrocento, oltre a pergamene medievali e incunaboli provenienti da abbazie e monasteri soppressi. Non mancano le raccolte moderne di giornali siciliani ottocenteschi, fondamentali per ricostruire la vita quotidiana e politica dell’isola durante i moti risorgimentali. Questo patrimonio fa della Biblioteca un vero santuario della memoria palermitana, ancora oggi punto di riferimento per ricercatori, studenti e appassionati di storia locale.

Dal collegio Massimo al ruolo odierno

Dopo l’Unità d’Italia, la biblioteca divenne Biblioteca Nazionale Vittorio Emanuele III, per poi assumere nel 1977 l’attuale denominazione di Biblioteca Centrale della Regione Siciliana, gestita direttamente dalla Regione. Oggi, oltre a custodire un patrimonio storico, svolge un ruolo di digitalizzazione e tutela dei beni librari: progetti di scansione 3D e catalogazione informatizzata permettono l’accesso a collezioni un tempo riservate a pochi. Le sale di lettura ospitano eventi culturali, mostre e rassegne, trasformando questo luogo in un crocevia vivo di cultura per i palermitani e per i visitatori.

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