Viene chiamata "la città delle cento chiese": si trova in Sicilia ed ha un origine sorprendente
Scopri Corleone, la “città delle cento chiese” vicino Palermo: storia sacra, panorami mozzafiato e curiosità sorprendenti.

Le origini di Corleone e del suo strano soprannome
Corleone, situata a circa 60 km da Palermo, è celebre per il soprannome “la città delle cento chiese”, derivante dall’incredibile numero di edifici religiosi costruiti nel corso dei secoli. Questo appellativo non è un’esagerazione: tra conventi, santuari e cappelle, si contano decine e decine di luoghi sacri sopravvissuti, testimonianza della profonda devozione e della stratificazione storica del borgo. Fondata in epoca araba, Corleone conobbe il suo massimo splendore sotto i Normanni e gli Svevi, diventando uno dei centri religiosi più importanti della Sicilia medievale.
Patrimonio religioso e architettura unica
Passeggiando per le vie del centro, si incontrano chiese di stili differenti: dal romanico al barocco. La Chiesa Madre di San Martino Vescovo custodisce tele preziose e un campanile del XIII secolo). Altre tappe imperdibili sono la Chiesa di Santa Rosalia, dedicata alla patrona di Palermo, e la Chiesa del Carmine, famosa per i suoi affreschi e le processioni durante la Settimana Santa. Questa abbondanza di edifici sacri riflette la storia di Corleone come centro monastico e rifugio spirituale, ma anche la volontà delle famiglie nobili di lasciare un segno visibile nella città attraverso la costruzione di luoghi di culto.
Una città tra fede e panorami mozzafiato
Corleone non è solo spiritualità: la città si affaccia su vallate mozzafiato e canyon scavati dai fiumi Belìce e San Leonardo, offrendo panorami che incantano viaggiatori e palermitani in cerca di natura incontaminata. I sentieri naturalistici portano alle Cascate delle Due Rocche, un angolo di paradiso a pochi passi dal centro storico. Questo connubio tra paesaggio e religiosità rende Corleone una meta unica, dove ogni pietra racconta secoli di storia e ogni scorcio regala emozioni inattese.