Il celebre studioso palermitano che ha svelato l’anima segreta della Sicilia e nascosto verità dimenticate

Giuseppe Pitrè, medico e studioso di Palermo, ha raccontato l’anima siciliana raccogliendo fiabe, usi e tradizioni in un’opera monumentale.

16 ottobre 2025 21:00
Il celebre studioso palermitano che ha svelato l’anima segreta della Sicilia e nascosto verità dimenticate - Foto: Unknown author/Wikipedia
Foto: Unknown author/Wikipedia
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Un medico con la passione per il popolo

Nato a Palermo nel 1841, Giuseppe Pitrè non fu soltanto un medico, ma un uomo che decise di dedicare la vita alla scoperta dell’anima più autentica della Sicilia. Cresciuto in un ambiente modesto, sviluppò fin da giovane una curiosità profonda verso le storie popolari che ascoltava nei vicoli della città, nei mercati e nelle piazze. Questa passione lo spinse a raccogliere, trascrivere e ordinare ciò che la maggior parte dei dotti del tempo considerava materiale effimero: leggende, fiabe, canti popolari, proverbi, usanze religiose e quotidiane.

Il suo lavoro non fu un passatempo: Pitrè intuì che dietro quei racconti vi era un patrimonio culturale straordinario, capace di spiegare non solo la Sicilia ma l’intero Mediterraneo. La sua formazione da medico gli dava uno sguardo analitico e preciso, che trasferì nello studio della vita popolare, creando un metodo quasi scientifico per raccogliere e catalogare le tradizioni.

L’opera monumentale e l’eredità culturale

Il nome di Pitrè è legato soprattutto alla sua monumentale “Biblioteca delle tradizioni popolari siciliane”, una raccolta in 25 volumi che rimane una delle più vaste testimonianze del folklore europeo. Grazie a lui, fiabe e racconti trasmessi oralmente non andarono perduti, ma divennero parte della letteratura mondiale: studiosi come Italo Calvino e Giuseppe Cocchiara lo considerarono un punto di riferimento imprescindibile.

Accanto alla raccolta, Pitrè fondò anche il Museo etnografico di Palermo, che oggi porta il suo nome. Questo museo conserva oggetti di uso quotidiano, costumi, strumenti di lavoro e testimonianze che raccontano la vita della Sicilia popolare tra XIX e XX secolo. In un periodo in cui molti intellettuali guardavano soltanto alla grande storia politica, Pitrè dimostrò che anche il mondo dei semplici, dei contadini e dei pescatori, aveva una dignità culturale da tramandare.

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