Tensioni in Palermo | Il diritto di manifestare è davvero in pericolo?
Salvatore Palumbo condanna gli scontri a Palermo e invita al dialogo per garantire manifestazioni pacifiche. Sosteniamo la democrazia! ✌️🇵🇸💔


Scontri a Palermo durante la manifestazione pro-Palestina: il disappunto di Salvatore Palumbo
Palermo, 3 ottobre 2025 – È di grande amarezza il commento del Consigliere dell’VIII Circoscrizione, Salvatore Palumbo, riguardo agli scontri avvenuti ieri in Via Francesco Crispi. Durante una manifestazione spontanea a sostegno della causa palestinese, un confronto tra manifestanti e Forze dell’Ordine ha sollevato preoccupazioni per la sicurezza pubblica.
“Assistere a scene di tensione e violenza nella nostra città è motivo di grande amarezza,” ha dichiarato Palumbo. Secondo il Consigliere, il diritto di manifestare liberamente è essenziale per ogni democrazia, ma deve essere esercitato nel rispetto della legge e dell’ordine pubblico.
Palumbo ha evidenziato che “una manifestazione autenticamente pacifica e costruttiva non ha come obiettivo la ricerca dello scontro,” enfatizzando l’importanza di comunicare il proprio messaggio in modo civile e rispettoso. “È necessario che la politica si impegni attivamente a dialogare con gli organizzatori dei cortei,” ha aggiunto, suggerendo così una strada per evitare il ripetersi di episodi violenti.
Inoltre, il Consigliere ha sottolineato il ruolo fondamentale delle Forze dell’Ordine, il cui compito è quello di “proteggere l’intera comunità.” Palumbo ha espresso la speranza che il dialogo e la mediazione prevalgano in futuro, affinché Palermo possa rimanere un luogo di confronto civile, libero dalla violenza.
Con la manifestazione che ha attirato diversi partecipanti, la città si trova ora a riflettere su come garantire il rispetto dei diritti di tutti, mantenendo al contempo la sicurezza pubblica. Gli eventi di ieri pongono interrogativi cruciali sulla gestione delle manifestazioni e sull’importanza della comunicazione tra autorità e cittadini, ponendo l’accento sulla necessità di costruire un ambiente dove il dissenso possa essere espresso in modo pacifico e rispettoso.