Furti di auto ad un livello globale | I Carabinieri svelano una rete criminale sorprendente!
Operazione contro il furto d'auto: smantellata banda internazionale con perquisizioni e sequestri in Italia ed Europa đđ Scopri i dettagli! đ
Follonica (GR) â Abusivismo: deposito attrezzi trasformato in abitazione, denunciati
Unâoperazione significativa contro lâabusivismo edilizio è stata condotta dalle forze dellâordine a Follonica, in provincia di Grosseto. Il Nucleo Investigativo del Reparto Operativo del Comando Provinciale di Palermo, supportato dalla Compagnia di Alcamo e dal Nucleo Investigativo di Milano, ha effettuato una serie di perquisizioni che ha portato alla denuncia di tre individui. Questi ultimi sono accusati di far parte di unâassociazione per delinquere, connessa a operazioni di furto e ricettazione di autovetture, oltre a reati informatici.
Lâoperazione è parte di una vasta indagine europea coordinata da Eurojust. Questo intervento ha coinvolto anche le autoritĂ francesi e britanniche, dimostrando la portata internazionale delle attivitĂ svolte dallâorganizzazione criminale. Le indagini erano iniziate in Francia, dove si era fatto luce su un gruppo dedito alla progettazione e vendita di dispositivi per avviare automobili senza chiavi codificate, facilitando il furto di veicoli di diverse marche.
Un palermitano è stato identificato come una figura chiave in questa rete. La sua esperienza tecnica pregressa, giĂ oggetto di indagini per reati simili, ha sollevato ulteriori sospetti e ha portato a una serie di approfondimenti investigativi. Ă emerso che lâorganizzazione non solo progettava i dispositivi, ma si avvaleva anche di interazioni con unâofficina ufficiale per ottenere chiavi originali, successivamente analizzate per facilitarne la copia.
Durante lâoperazione, i Carabinieri hanno scoperto un laboratorio clandestino a Palermo, dotato di attrezzature altamente specializzate. Allâinterno sono stati trovati dispositivi OBD e chiavi, pronte per essere spedite in tutto il mondo a prezzi tra 3.000 e 50.000 euro. Questi articoli venivano venduti sia attraverso canali tradizionali che online, approfittando della rete di ladri dâauto.
Per evitare il sequestro dei proventi illeciti, gli indagati avevano trasferito i fondi su conti correnti online. I decreti di sequestro preventivo emessi hanno bloccato tali fondi, prevenendo ulteriori attivitĂ illecite. Ă emerso, inoltre, che lâorganizzazione si era mostrata ben consapevole del rischio legato alla sua attivitĂ , discutendo internamente degli arresti di altri membri di bande simili in Europa.
Infine, è cruciale sottolineare che gli indagati sono al momento solo indiziati di reato. La loro posizione sarĂ esaminata con attenzione dallâAutoritĂ Giudiziaria, rispettando il principio costituzionale di presunzione di innocenza.
Questa operazione rappresenta non solo un passo avanti nella lotta contro lâabusivismo, ma anche un efficace esempio di cooperazione internazionale nel contrastare il crimine organizzato.
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