L’edificio elegante dove Palermo scoprì il fascino della modernità e il mito dei Florio
Lo Stand Florio, simbolo di eleganza e innovazione, racconta l’epoca d’oro della famiglia Florio e la Palermo liberty.
La nascita di un simbolo del progresso
Sul litorale della Cala di Palermo, tra mare e storia, si erge lo Stand Florio, uno dei più raffinati esempi di architettura liberty della città. Costruito nel 1905 su progetto dell’architetto Ernesto Basile, l’edificio fu voluto dalla celebre famiglia Florio, dinastia imprenditoriale che segnò il volto economico e culturale della Sicilia tra Ottocento e Novecento.
Concepito come sede del Club Canottieri Palermo, lo Stand Florio divenne presto un luogo di ritrovo mondano per la nobiltà e la borghesia cittadina. Qui si svolgevano eventi, ricevimenti e gare nautiche, in un contesto che univa sport, lusso e socialità. Le linee sinuose, i dettagli floreali e l’uso sapiente della luce e del colore trasformarono l’edificio in un manifesto architettonico della modernità, capace di rappresentare la Palermo raffinata e cosmopolita di inizio Novecento.
Tra decadenza e rinascita
Con il passare degli anni, lo Stand Florio subì alterne vicende: dalla gloria dei primi decenni del Novecento al lento declino durante la guerra, fino all’abbandono nel dopoguerra. Tuttavia, la forza simbolica dell’edificio – e del nome che porta – non svanì mai.
Oggi, grazie a un attento restauro, lo Stand Florio è tornato a essere un punto di riferimento culturale e turistico. L’antico club si è trasformato in uno spazio per eventi, mostre e iniziative dedicate alla memoria della famiglia Florio e alla Palermo liberty, restituendo alla città un frammento della sua storia più luminosa.
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