Comune di Palermo: la consigliera Di Gangi richiede verifiche su murales di RedBull per la tutela dei minori

Murales all'Albergheria sotto osservazione: Di Gangi chiede chiarimenti su pubblicità di energy drink. È giusto per i bambini? 🎨🚫

A cura di Redazione Redazione
16 dicembre 2025 12:35
Comune di Palermo: la consigliera Di Gangi richiede verifiche su murales di RedBull per la tutela dei minori -
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Albergheria: murales accende il dibattito sulla pubblicità e la tutela dei minori

La zona dell’Albergheria a Palermo si ritrova al centro di una controversia legata a un murales vivace, in cui è rappresentato un energy drink. Questo dipinto, realizzato da RedBull, ha suscitato l’attenzione della consigliera comunale Mariangela Di Gangi, appartenente al Partito Democratico. Di Gangi ha chiesto chiarimenti all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (Agcm) e ai Garanti per l’infanzia, sottolineando la necessità di verificare se ci sia stata una violazione delle normative pubblicitarie e un potenziale impatto negativo sui più giovani.

Il murales, posizionato presso il campo da bocce nel cuore del quartiere, è considerato da alcuni come un’opera d’arte urbana che arricchisce lo spazio pubblico. Tuttavia, la consigliera non è dello stesso avviso. “Quando si tratta di spazio pubblico, la chiarezza delle regole deve essere massima,” ha dichiarato. Di Gangi ha già inoltrato una segnalazione alla Polizia Municipale, ma il Suap ha ritenuto che il murales non necessitasse di alcuna autorizzazione pubblicitaria.

In seguito a questa risposta, la consigliera ha deciso di portare la questione a un livello superiore, coinvolgendo le autorità nazionali. “Ho ritenuto necessario chiedere un parere all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, per una valutazione terza e indipendente,” ha spiegato Di Gangi, ponendo l’accento sulla responsabilità delle istituzioni nel garantire il rispetto delle normative.

Uno dei punti centrali della sua riflessione è l’interesse superiore dei minori. “Possiamo davvero considerare educativo e sicuro per i più giovani uno spazio dove compaiono riferimenti espliciti a drink energizzanti, delle cui conseguenze le autorità sanitarie avvertono di stare lontano?” ha interrogato la consigliera, puntando il dito su un messaggio che potrebbe rivelarsi ambivalente per i bambini che frequentano quell’area.

Di Gangi non intende demonizzare l’arte urbana o le collaborazioni tra artisti e privati per la rigenerazione degli spazi. “Si tratta di vigilare affinché lo spazio pubblico, che è di tutti, sia gestito secondo regole chiare e non diventi una vetrina ambigua,” ha ribadito. La sua speranza è che le istituzioni prendano in considerazione la questione e che il confine tra arte, sponsorizzazione e pubblicità resti ben definito.

L’attenzione alla salute e al benessere dei minori deve essere prioritaria, a prescindere dalle logiche di marketing e immagine. Con questo spirito, la consigliera Di Gangi avanza la richiesta di un intervento chiaro e risolutivo, affinché si possa garantire un ambiente sano e protetto per le nuove generazioni.

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