Presunto gruppo omofobo identificato e punito dalla Polizia di Stato

La Polizia di Stato ha identificato i presunti autori di un’aggressione di natura omofoba avvenuta lo scorso gennaio nei pressi del teatro Massimo. Questa mattina, il personale della Squadra Mobile – “Sezione Contrasto al Crimine Diffuso, Falchi” ha eseguito due ordinanze di custodia cautelare emesse dal Tribunale di Palermo nei confronti di 4 indagati, con 3 misure degli arresti domiciliari e un obbligo di dimora e di firma, e 3 indagati minori destinatari della misura del collocamento in comunità. Sono accusati di aver perpetrato un’aggressione omofoba ai danni di sei maggiorenni e una rapina ai danni di un esercizio commerciale.

L’aggressione è avvenuta il 20 gennaio nel centro cittadino, dove un gruppo di persone ha insultato e aggredito un gruppo di ragazzi omosessuali senza motivo. Le vittime sono state percosse con calci e pugni, minacciate di essere uccise se avessero chiamato la polizia e hanno subito lesioni guaribili in 4 giorni. Successivamente, il gruppo ha anche compiuto una rapina in un negozio nella via Roma, minacciando il gestore con la presunta presenza di un’arma.

Le indagini sono state avviate immediatamente dalla Procura presso il Tribunale e dalla Procura per i minorenni, grazie anche alle immagini delle telecamere di sorveglianza presenti sul luogo dell’aggressione. Queste hanno permesso di identificare i componenti del gruppo, maggiori e minori di nazionalità italiana, e di raccogliere prove concrete a loro carico. Le identificazioni sono state confermate dalle testimonianze delle vittime e dai profili social dei sospettati.

Durante la stessa giornata, sono state eseguite perquisizioni domiciliari nei confronti degli indagati. È importante sottolineare che la responsabilità penale delle azioni sarà determinata solo dopo un processo legale e nel rispetto del principio di presunzione di innocenza.