Matteo Salvini aveva ragione su processo Open Arms: “Il fatto non sussiste”
Matteo Salvini esce trionfante dall’aula e ritorna il patriottismo: “'Difendere la Patria non è reato'”. Assolto al termine del processo Open Arms
Il 20 dicembre 2024 si è concluso il primo grado del processo che vedeva Matteo Salvini accusato di sequestro di persona e rifiuto di atti d'ufficio. I giudici della II sezione penale, presieduti da Roberto Murgia, hanno deciso di assolvere l'attuale vicepremier, dichiarando che "il fatto non sussiste". L’imputazione riguardava il rifiuto da parte del Viminale di consentire lo sbarco di 147 migranti salvati dalla nave Open Arms nell'agosto del 2019, durante il mandato di Salvini come ministro dell'Interno. L'accusa chiedeva una condanna a sei anni di reclusione, ma la difesa ha ottenuto l'assoluzione.
La Reazione di Salvini e la Solidarietà Politica
Il leader della Lega ha commentato con soddisfazione la sentenza, ribadendo di essere "fiducioso e orgoglioso" delle scelte compiute durante il suo mandato. In aula erano presenti anche la sua avvocata Giulia Bongiorno e il ministro Giuseppe Valditara. La solidarietà a Salvini è arrivata subito dalla premier Giorgia Meloni, che ha definito le accuse "infondate" e ha espresso il sostegno del governo.
Il Caso Open Arms: La Cronaca degli Eventi
La vicenda ha inizio nel 2019, quando la nave Open Arms soccorse un gruppo di migranti al largo delle coste libiche, chiedendo un porto sicuro. La risposta del Viminale fu il rifiuto, dando il via a un lungo stallo che durò 19 giorni. Nonostante l'ordinanza del tribunale di Palermo per lo sbarco dei minori, Salvini mantenne il divieto. A fronte di questa situazione, il procuratore di Agrigento intervenne, permettendo infine lo sbarco dei migranti. Il caso portò all'iscrizione di Salvini nel registro degli indagati per sequestro di persona e rifiuto di atti d'ufficio.
La Posizione della Procura e delle Parti Involte
Durante il processo, la procura aveva accusato Salvini di aver agito con dolo, violando la libertà personale dei migranti, in particolare dei minori. La difesa, invece, ha sostenuto che le decisioni di Salvini fossero legittime, affermando che la gestione dei flussi migratori era un diritto esclusivo del ministro. La PM Marzia Sabella ha ribadito che i minori avevano diritto a sbarcare in acque nazionali, sottolineando la priorità dei diritti umani.
La Solidarietà Internazionale: Le Parole di Orban e dei Fondatori della Ong
Oltre al supporto interno, la sentenza ha ricevuto anche parole di sostegno da parte di Viktor Orban, che ha affermato che "la giustizia ha prevalso". Intanto, il fondatore di Open Arms ha dichiarato che "la missione della ong è salvare vite umane", promettendo che non si fermeranno nella loro attività di soccorso in mare.