I diavoli della Zisa | Il mistero dei soffitti della Zisa di Palermo
Scopri la leggenda dei diavoli della Zisa e il mistero celato nei soffitti del celebre palazzo di Palermo.
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Nel cuore di Palermo sorge il maestoso Palazzo della Zisa, un capolavoro dell'architettura arabo-normanna. Oltre alla sua straordinaria bellezza, il palazzo è avvolto da un'aura di mistero legata alla leggenda dei "diavoli della Zisa", figure enigmatiche che adornano i suoi soffitti e che da secoli intrigano visitatori e studiosi.
Origini del palazzo
Il Palazzo della Zisa, il cui nome deriva dall'arabo "al-ʿAzīza", che significa "la splendida", fu edificato nel XII secolo per volere del re normanno Guglielmo I d'Altavilla. Concepito come residenza estiva, il palazzo faceva parte del vasto parco reale noto come Genoardo, un'oasi di pace e lusso alle porte della città.
La leggenda dei diavoli
All'interno della Sala della Fontana, una delle stanze più suggestive del palazzo, si trova un affresco sul soffitto raffigurante numerose figure mitologiche, comunemente identificate come diavoli. La leggenda narra che questi diavoli siano i custodi di un tesoro nascosto nei sotterranei della Zisa. Si dice che chiunque tenti di contare esattamente il numero delle figure non riesca nell'impresa, poiché i diavoli si muoverebbero per confondere l'osservatore.
Il mistero dei soffitti
Oltre alla leggenda, il palazzo è celebre per il suo sofisticato sistema di ventilazione naturale. I soffitti e i pavimenti erano progettati per incanalare i freschi venti marini, raffreddandoli ulteriormente a contatto con l'acqua, garantendo così un clima piacevole all'interno durante le calde estati siciliane.
Influenza culturale
La leggenda dei diavoli della Zisa ha influenzato profondamente la cultura popolare palermitana. Ancora oggi, quando soffia un vento particolarmente forte, gli abitanti della città usano dire: "Si sono liberati i diavoli della Zisa", riferendosi alle entità che, secondo la tradizione, portano con sé l'aria fresca uscendo dal palazzo.
Il dettaglio incredibile
Un detto popolare palermitano recita: "E chi su, li diavoli di la Zisa?" ("E chi sono, i diavoli della Zisa?"), utilizzato quando qualcosa non torna o appare inspiegabile, a sottolineare la difficoltà nel comprendere o quantificare una situazione, proprio come accade nel tentativo di contare le enigmatiche figure dell'affresco.