Il luogo che ha trasformato il volto della città | La vera storia di Mondello che nessuno ti ha mai raccontato

Da palude malarica a icona Liberty: così Mondello ha rivoluzionato il turismo dei palermitani e cambiato per sempre il volto di Palermo.

A cura di Paolo Privitera
11 luglio 2025 21:00
Il luogo che ha trasformato il volto della città | La vera storia di Mondello che nessuno ti ha mai raccontato - Foto: fab. - palermo_mondello_5/Wikipedia
Foto: fab. - palermo_mondello_5/Wikipedia
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Da palude malarica a gioiello Liberty

Fino alla fine dell’Ottocento, Mondello era una distesa paludosa e malsana. Gli arabi la chiamavano Marsa al-Tin, ovvero “porto del fango”. I palermitani la evitavano per paura della malaria. Ma tutto cambiò con le grandi bonifiche avviate nel 1891, volute dal principe Francesco Lanza di Scalea e sostenute dal governo Crispi. Canali di drenaggio e dune artificiali trasformarono Mondello in una mezzaluna di sabbia bianchissima, incastonata tra Monte Pellegrino e Monte Gallo.

Lo stabilimento balneare: la cattedrale sull’acqua

Il 15 luglio 1913, Mondello cambiò volto con l’inaugurazione dell’Antico Stabilimento Balneare, oggi conosciuto come Charleston. Un edificio maestoso in stile Liberty, costruito su 204 pilastri in cemento armato, che sembrava fluttuare sull’acqua. Cupole, merlature, mosaici, lampadari di Murano e sale da tè lo rendevano unico in Europa. Fu subito soprannominato “la cattedrale sul mare”, diventando il simbolo dell’estate palermitana d’élite.

I Florio e l’età d’oro della Belle Époque

A rendere Mondello un’icona internazionale furono i Florio. L’intraprendente Ignazio Florio jr., già protagonista della Palermo Liberty, commissionò a Ernesto Basile la costruzione di villini eleganti e raffinati.
La baia si trasformò in un salotto aristocratico: si organizzavano regate, concerti, ricevimenti e feste esclusive. Mondello era diventata il punto d’incontro di nobili, artisti, imprenditori e viaggiatori da tutta Europa.

La spiaggia dei palermitani

Dopo la Seconda guerra mondiale, la Mondello aristocratica lasciò spazio alla Mondello popolare. Gli eleganti ricevimenti furono sostituiti da Lambrette, ombrelloni colorati, cabine di legno e radio a tutto volume.
I palermitani si riversavano a migliaia sulla spiaggia: chi poteva si affittava una cabina stagionale, chi no si accontentava di un asciugamano sotto i pini. Il Mondello Palace Hotel, aperto nel 1953, accolse anche i primi turisti stranieri. Era nata la spiaggia di casa.

Mondello oggi: sport, eventi e cinema sul mare

Oggi Mondello è una delle mete più amate della Sicilia. Accoglie ogni anno centinaia di migliaia di visitatori, tra eventi sportivi, festival e turismo balneare.
Nel 2022 è tornata l’Arena Sirenetta, il celebre cinema all’aperto tra i pini, e il documentario “Happy Winter”, presentato alla Mostra del Cinema di Venezia, ha raccontato con dolcezza e ironia la vita estiva dei palermitani nelle cabine.

Curiosità

Ogni 31 agosto, alle 19 in punto, i palermitani si radunano sulla spiaggia e si tuffano urlando: “Buon inverno!”
È un rito nato spontaneamente negli anni ’60 e diventato negli anni un vero simbolo d’identità. Chi dimentica di urlare, per tradizione, deve offrire una brioche con gelato al primo tuffo dell’anno successivo.

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