I misteri della Cuba e della Cubula | Le architetture arabe di Palermo che parlavano con gli astri e sfidavano il tempo
A Palermo esistono due strutture arabe che non servivano solo a stupire. La Cuba e la Cubula celano misteri legati a stelle, re e magia.

Nel cuore di Palermo, tra palme e agrumeti antichi, si ergono due costruzioni enigmatiche che sembrano uscite da un racconto delle Mille e una Notte. La Cuba e la Cubula sono testimonianze straordinarie dell’epoca arabo-normanna, ma anche scrigni di simboli astronomici, enigmi architettonici e misteri insoluti.
Cosa erano davvero questi edifici? Padiglioni del piacere? Osservatori celesti? O qualcosa di più antico e arcano?
La Cuba: il padiglione del re nel giardino perduto
La Cuba fu costruita nel 1180 dal re normanno Guglielmo II detto “il Buono”, nel vasto parco del Genoardo, una zona verde e lussureggiante a sud di Palermo. Si trattava di un padiglione reale immerso tra fontane e canali, destinato al riposo, alla meditazione e ai piaceri della corte.
Il nome "Cuba" deriva probabilmente dall'arabo “Qubba”, che significa “cupola”.
La Cubula: un piccolo gioiello geometrico
Poco distante sorge la Cubula, spesso ignorata dai turisti, ma affascinante almeno quanto la sorella maggiore. Di dimensioni ridotte, questa costruzione presenta una cupola perfettamente emisferica e una disposizione spaziale armonica e proporzionata.
Secondo alcuni studiosi, serviva per cerimonie rituali o come luogo di meditazione per l’élite normanna.
Un legame con le stelle? L’ipotesi astronomica
Negli ultimi anni, alcuni archeoastronomi hanno ipotizzato che la disposizione delle finestre e degli ingressi della Cuba fosse collegata a eventi astronomici precisi, come i solstizi e gli equinozi.
Durante particolari giorni dell’anno, la luce solare penetra in punti specifici, creando giochi di luce “intenzionali”, simili a quelli riscontrati in templi egizi e siti megalitici.
Simbolismo arabo e misticismo normanno
Le decorazioni esterne della Cuba includono archi intrecciati, motivi floreali e simboli geometrici tipici dell’arte islamica. Ma al suo interno, alcune proporzioni e dettagli architettonici sembrano riflettere il gusto mistico dei normanni, influenzato da cultura greca, ebraica e bizantina.
Un edificio, quindi, non solo politico, ma anche spirituale e simbolico.
La decadenza e la rinascita
Con la fine della dinastia normanna, la Cuba e la Cubula furono abbandonate e trasformate per usi diversi: magazzini, caserme, persino abitazioni. Solo nel Novecento, grazie a interventi di recupero, tornarono alla loro bellezza originaria, oggi visitabili e protette come beni UNESCO.
Curiosità
Secondo un’antica leggenda palermitana, la Cuba fu costruita seguendo i consigli di un astrologo musulmano, che indicò al re il punto preciso dove l’energia della luna si concentrava durante l’estate.
Per secoli, si è detto che chi dormiva lì la notte del solstizio d’estate, avrebbe fatto sogni profetici. Alcuni studiosi sostengono ancora oggi che la cupola sia perfettamente orientata verso la costellazione del Leone, simbolo araldico del sovrano.
