La Chiesa di San Giovanni degli Eremiti di Palermo | Tra cupole rosse e giardini segreti

Scopri la Chiesa di San Giovanni degli Eremiti a Palermo: un connubio di architettura arabo-normanna, cupole rosse e un incantevole giardino.

A cura di Paolo Privitera
05 maggio 2025 12:00
La Chiesa di San Giovanni degli Eremiti di Palermo | Tra cupole rosse e giardini segreti - Foto: dalbera/Wikipedia
Foto: dalbera/Wikipedia
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Un simbolo dell'architettura arabo-normanna

Situata nel cuore di Palermo, vicino al Palazzo dei Normanni, la Chiesa di San Giovanni degli Eremiti è uno dei monumenti più rappresentativi dello stile arabo-normanno. Edificata tra il 1130 e il 1148 per volere di Ruggero II, la chiesa sorge su precedenti strutture, tra cui un antico monastero benedettino e, successivamente, una moschea durante la dominazione islamica. ​

Le iconiche cupole rosse: storia e restauri

Uno degli elementi distintivi della chiesa sono le sue cupole rosse, che conferiscono all'edificio un aspetto esotico e affascinante. Durante i restauri ottocenteschi, l'architetto Giuseppe Patricolo decise di dipingerle di rosso, basandosi su tracce di intonaco colorato rinvenute durante i lavori. Sebbene non vi sia certezza assoluta sul colore originale, questa scelta ha reso le cupole un'icona del panorama palermitano. ​

Un giardino segreto nel cuore della città

Adiacente alla chiesa si trova un chiostro medievale, circondato da un lussureggiante giardino ricco di piante mediterranee e alberi da frutto. Questo spazio verde offre un'oasi di pace e tranquillità nel centro urbano, permettendo ai visitatori di immergersi in un'atmosfera contemplativa e rilassante. ​

Un patrimonio riconosciuto dall'UNESCO

Nel 2015, la Chiesa di San Giovanni degli Eremiti è stata inclusa nel sito seriale "Palermo arabo-normanna e le cattedrali di Cefalù e Monreale", riconosciuto come Patrimonio dell'Umanità dall'UNESCO. Questo riconoscimento sottolinea l'importanza culturale e storica del monumento nel contesto mediterraneo. ​

Curiosità

Nonostante la chiesa sia stata sconsacrata, il suo fascino rimane intatto. Le sue forme architettoniche e il connubio di stili rappresentano un esempio emblematico della convivenza culturale che ha caratterizzato la storia di Palermo. ​

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