La mafia comunica dal carcere con segreti inquietanti | La società è davvero pronta a combatterla?

Scopri come la mafia si rigenera nonostante gli arresti. Comunicazioni dal carcere e fascino persistente: il procuratore De Lucia lancia l'allerta! 🔍📉💼

A cura di Redazione
23 maggio 2025 14:10
La mafia comunica dal carcere con segreti inquietanti | La società è davvero pronta a combatterla? -
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I boss continuano a parlarsi dal carcere, e non riusciamo a fermarli. Questo è l’allarmante messaggio lanciato dal procuratore di Palermo, Maurizio De Lucia, nel corso di un’intervista che si è tenuta durante le commemorazioni per il 33° anniversario della strage di Capaci. Le sue parole delineano una realtà preoccupante: le comunicazioni fra i mandamenti mafiosi avvengono anche all’interno delle carceri, creando un grave problema che le autorità non riescono a interrompere.

De Lucia ha spiegato che, sebbene la "Cupola" non sia più attiva come un tempo, esiste una capacità di rigenerazione dell’organizzazione mafiosa. Oggi, i clan che compongono Cosa Nostra utilizzano tecnologie moderne come telefoni criptati e piattaforme web per comunicare, permettendo all’organizzazione di mantenere una struttura operativa sistematica e orizzontale.

Con gli arresti combattiamo un mandamento, ma gli affari continuano a proseguire, gestiti da altri,” ha aggiunto De Lucia. Una situazione che sottolinea la resilienza di Cosa Nostra e la sua inquietante capacità di reclutamento di nuovi adepti. Questo dato alimenta una preoccupazione costante: la capacità di fascinazione di Cosa Nostra in alcune aree è intatta.

Contemporaneamente, il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, ha evidenziato i cambiamenti strutturali che la mafia ha subito negli ultimi 40 anni. “La mafia tende a sparare meno e a spargere meno sangue, ma non è per questo meno pericolosa,” ha dichiarato. Piantedosi ha descritto come l’organizzazione criminale abbia trasformato le proprie strategie, puntando a inquinare i circuiti economici legali e contaminare le istituzioni pubbliche.

La sfida è ora rivolta non solo alle forze dell’ordine e alla magistratura, ma all’intera società. È questo il messaggio chiave: combattere la mafia richiede uno sforzo collettivo, poiché le infiltrazioni nel sistema istituzionale rappresentano un tema sensibile che va affrontato.

In conclusione, la situazione attuale richiede un’attenzione incessante e un approccio innovativo nel contrastare la mafia, non solo sul piano repressivo, ma anche su quello culturale e sociale. La lotta contro Cosa Nostra è una battaglia che coinvolge tutti, e non è più possibile abbassare la guardia.

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