Palermo e la verità su Borsellino | Perché la storia continua a rimanere in ombra?
A 33 anni dall'attentato di via D'Amelio, la verità su Borsellino resta un'ombra. Onoriamo il suo sacrificio e la lotta per la giustizia! 🕊️⚖️

Anniversario della Strage di Via D’Amelio: Amella Chiede Verità e Giustizia
Palermo, 19 luglio 2025 – A trentatré anni dalla strage di via D’Amelio, il ricordo dell’attentato che costò la vita al giudice Paolo Borsellino e ai suoi uomini della scorta rimane vivido e doloroso. Oggi, Concetta Amella, capogruppo del Movimento 5 Stelle al Comune di Palermo, ha rilasciato una dichiarazione forte e chiara durante le commemorazioni. “Basta con la retorica. Vogliamo la verità!” ha sottolineato, evidenziando l’urgenza di un chiarimento sui fatti e sui responsabili.
Amella ha richiamato l’attenzione sulla mancanza di trasparenza riguardo all’organizzazione dell’attentato, ponendo interrogativi sul ruolo di alcune istituzioni. “Non è mai stato chiarito chi abbia ordito la trama che ha determinato l’uccisione del giudice Borsellino,” ha dichiarato, esprimendo il profondo disagio per il perdurare dei depistaggi e delle omertà.
L’attentato di via D’Amelio, insieme a quello di Giovanni Falcone, è considerato un capitolo fondamentale nella storia del terrorismo e della mafia in Italia. “Queste stragi hanno segnato le pietre miliari della strategia della tensione”, ha spiegato Amella, tracciando un legame tra gli eventi del passato e un clima di paura che ha condizionato la vita politica italiana. Da Portella delle Ginestre fino alle vittime delle stragi mafiose del 1992, il messaggio è chiaro: “Fino a quando non ci sarà una verità processuale completa, il sacrificio di Paolo Borsellino e degli altri caduti resterà una ferita aperta”.
Il richiamo di Amella si fa eco di un sentimento di insoddisfazione che serpeggia nella società civile. “Solo facendo piena luce potremo onorarli,” ha affermato, sottolineando la necessità di restituire dignità alla verità, forza alla giustizia e credibilità alle istituzioni. Un appello, dunque, a non dimenticare e a continuare a lottare per ciò che è giusto.
Mentre la città di Palermo si ferma per commemorare le vittime, le parole di Concetta Amella risuonano come un monito: la ricerca della verità è indispensabile per il futuro del Paese e per il rispetto della memoria di coloro che hanno sacrificato le proprie vite nella lotta contro la mafia.