Il santuario dove Palermo cela qualcosa di assurdo e l’arte nascosta tra i suoi vicoli

La Chiesa dell’Angelo Custode a Palermo custodisce storia, spiritualità e memorie legate all’antico monastero delle Terziarie Domenicane.

01 novembre 2025 12:00
Il santuario dove Palermo cela qualcosa di assurdo e l’arte nascosta tra i suoi vicoli - Foto: Stendhal55/Wikipedia
Foto: Stendhal55/Wikipedia
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Una chiesa poco conosciuta nel cuore della città

Nel cuore di Palermo, tra i vicoli che intrecciano memoria e fede, si erge la Chiesa dell’Angelo Custode, un edificio religioso che per secoli è rimasto legato al mondo contemplativo e alla vita monastica. La chiesa, costruita nel XVII secolo, è strettamente connessa al monastero delle Terziarie Domenicane, che vi trovarono rifugio e silenzio.

La sua architettura esterna si distingue per la sobrietà, quasi a voler celare la ricchezza interiore che custodiva. Varcandone la soglia, si scopriva un ambiente che mescolava spiritualità e arte, con decorazioni che riflettevano il fervore religioso e la dedizione delle suore che lo animavano. L’edificio era così non solo un luogo di culto, ma anche uno spazio di identità per una comunità che si dedicava alla preghiera e al sostegno spirituale della città.

Tra storia e spiritualità nascosta

La Chiesa dell’Angelo Custode fu anche un simbolo di resilienza: nel corso dei secoli ha conosciuto fasi di splendore, momenti di declino e restauri che ne hanno permesso la sopravvivenza. La sua importanza non risiedeva nella monumentalità, come accade per le grandi cattedrali, ma nella dimensione intima che la rendeva un punto di riferimento per chi cercava consolazione e raccoglimento.

Ancora oggi, questo luogo rappresenta una pagina poco nota della storia religiosa di Palermo, capace di raccontare non solo l’evoluzione della città, ma anche la vita silenziosa e spesso dimenticata di intere comunità monastiche.

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