Palermo rischia di perdere voli | La nuova misura della Regione Siciliana scatena il dibattito!
Ryanair celebra l'abolizione dell'addizionale aeroportuale in Sicilia, ma c'è paura per l'impatto su Palermo. Scopri lo scenario completo! ✈️🛬📉

Taglio dell’Addizionale Comunale: Preoccupazioni per l’Aeroporto di Palermo
Il Consiglio comunale di Palermo è al centro di un acceso dibattito riguardante la decisione della Regione Siciliana di abolire l’addizionale comunale sugli aeroporti minori dell’Isola. Una misura che, a partire da luglio, interesserà gli scali di Trapani, Comiso, Lampedusa e Pantelleria, con l’obiettivo di sostenere l’incremento del numero di voli e migliorare le tariffe per i viaggiatori.
"Mentre Ryanair plaude a questa decisione," ha dichiarato il capogruppo del Partito Democratico, Rosario Arcoleo, "sorgono profonde preoccupazioni sul futuro dell’aeroporto di Palermo." La compagnia low-cost ha da tempo sollecitato il taglio dell’addizionale comunale, e questo provvedimento sembra aver trovato finalmente una sponda nella politica regionale, sebbene inizialmente fosse oggetto di contrarietà.
Arcoleo ha messo in guardia dalle possibili conseguenze economiche di tale decisione, evidenziando che "si rischia di creare un regime di concorrenza sleale tra gli aeroporti siciliani." Tale scenario rischia di favorire Trapani a discapito del capoluogo siciliano, generando un trasferimento di un consistente numero di voli verso lo scalo trapanese.
Le preoccupazioni espresse da Arcoleo non sono isolate, ma condivise dai coordinamenti aeroportuali e da varie sigle sindacali. "Chiediamo che il provvedimento venga ritirato o comunque modificato," ha aggiunto il consigliere, sottolineando la necessità di tutelare l’indotto economico di Palermo e di garantire condizioni eque tra i vari aeroporti della regione.
In un momento in cui il settore aereo sta cercando di riprendersi dalle difficoltà causate dalla pandemia, queste dinamiche potrebbero avere un impatto significativo sulla competitività complessiva della Sicilia come destinazione turistica. Resta da vedere quale sarà la risposta della politica locale e regionale a tali preoccupazioni espresse dai protagonisti del settore.