Due dissalatori a Palermo: il piano della Regione Siciliana svela un costo che lascia senza parole!

Scopri i nuovi dissalatori a Palermo: un investimento di 180 milioni per un futuro idrico sostenibile!💧💰 Leggi di più!

A cura di Redazione
15 maggio 2025 21:35
Due dissalatori a Palermo: il piano della Regione Siciliana svela un costo che lascia senza parole! -
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Emergenza Idrica a Palermo: Annunciati i Bandi per i Dissalatori

Palermo – La Regione Siciliana ha ufficialmente annunciato l’imminente pubblicazione dei bandi per la costruzione di due nuovi dissalatori a Palermo. L’assessore regionale all’Energia e ai servizi di pubblica utilità, Francesco Colianni, ha reso nota la notizia in una conferenza stampa tenutasi oggi a Palazzo d’Orléans. Questi impianti saranno realizzati attraverso un accordo di project financing, coinvolgendo operatori privati e comportando un investimento complessivo di 180 milioni di euro, di cui 10 milioni saranno fondi regionali.

Colianni ha sottolineato l’importanza della competenza tecnica della società Webuild, che ha presentato una proposta per i dissalatori. Tuttavia, il progetto iniziale è stato giudicato non compatibile con le attuali condizioni economiche regionali. La proposta di Webuild, infatti, prevederebbe un investimento totale di 875 milioni di euro, mentre il piano del governo Schifani si presenta come più sostenibile e meno dispendioso per i cittadini palermitani.

"L’intervento proposto da Webuild comporterebbe costi insostenibili per il bilancio pubblico", ha dichiarato Colianni. L’analisi ha evidenziato una necessità idrica stimata tra 600 e 1000 litri al secondo, un fabbisogno notevolmente inferiore rispetto ai 3000 litri previsti dalla proposta di Webuild. “Il costo per ogni cittadino palermitano si attesterebbe a 274 euro annui, un onere che vogliamo evitare”, ha continuato l’assessore.

Il dirigente generale del Dipartimento della Protezione Civile, Salvo Cocina, ha confermato che la Regione intende diversificare le fonti di approvvigionamento idrico, non affidandosi esclusivamente ai dissalatori. “I costi di produzione dell’acqua dissalata sono molto elevati e quindi non rappresentano la soluzione unica al problema idrico", ha chiarito Cocina.

L’analisi tecnico-economica ha inoltre rivelato dettagli specifici sui costi del progetto Webuild, evidenziando un oneroso canone annuo di disponibilità di 108,7 milioni di euro e ulteriori costi che, cumulati, potrebbero superare i 5 miliardi di euro in trenta anni.

La Regione conferma, quindi, il proprio impegno per la realizzazione dei dissalatori, un passo fondamentale per far fronte all’emergenza idrica. Parallelamente, proseguono i lavori per l’installazione di dissalatori mobili nei Comuni di Gela e Porto Empedocle, che entreranno in funzione entro l’estate, dopo un investimento di 90 milioni di euro provenienti dal Fondo per lo Sviluppo e la Coesione.

In conclusione, l’impegno della Regione Siciliana per affrontare l’emergenza idrica si traduce in un piano oculato e sostenibile, cercando di bilanciare le esigenze della popolazione con la gestione prudente delle risorse economiche.

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