La Chiesa del Gesù (Casa Professa) di Palermo | Trionfo del barocco siciliano

Scopri la Chiesa del Gesù a Palermo, nota come Casa Professa, capolavoro del barocco siciliano con interni riccamente decorati e una storia affascinante.

A cura di Paolo Privitera
06 maggio 2025 12:00
La Chiesa del Gesù (Casa Professa) di Palermo | Trionfo del barocco siciliano - Foto: Matthias Süßen/Wikipedia
Foto: Matthias Süßen/Wikipedia
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Un capolavoro barocco nel cuore di Palermo

Situata nel quartiere dell'Albergheria, la Chiesa del Gesù, comunemente conosciuta come Casa Professa, rappresenta uno dei massimi esempi del barocco siciliano. La sua costruzione ebbe inizio nel 1564 per volere della Compagnia di Gesù, desiderosa di affermare la propria presenza nella città. ​

Evoluzione architettonica e decorativa

Il progetto originale, ideato dall'architetto gesuita Giovanni Tristano, prevedeva una struttura a navata unica con ampio transetto e cappelle laterali. Tuttavia, agli inizi del XVII secolo, l'architetto Natale Masuccio modificò l'impianto, abbattendo le mura divisorie delle cappelle per ottenere tre navate, conformandosi alle esigenze liturgiche dell'ordine gesuita. ​

La decorazione interna, iniziata nel 1658 e proseguita fino al XVIII secolo, vide l'intervento di artisti come Procopio Serpotta, autore degli stucchi, e Antonio Grano, responsabile degli affreschi. Questi elementi decorativi, insieme agli intarsi marmorei policromi, conferiscono alla chiesa un aspetto di straordinaria ricchezza e complessità artistica. ​

Un interno di straordinaria bellezza

L'interno della chiesa è un trionfo di marmi mischi, stucchi e affreschi. Le pareti e le colonne sono rivestite da intarsi marmorei raffiguranti motivi floreali e scene sacre, mentre la volta è adornata da affreschi che narrano episodi biblici e della vita di santi. Tra le opere più significative, spiccano i bassorilievi marmorei dell'Adorazione dei Pastori e dell'Adorazione dei Magi, realizzati da Gioacchino Vitagliano su disegni attribuiti a Giacomo Serpotta. ​

La facciata: sobrietà esterna e ricchezza interna

Contrariamente all'opulenza degli interni, la facciata esterna della chiesa presenta linee sobrie e severe, tipiche del tardo Cinquecento. Divisa in due ordini da una cornice, ospita nelle nicchie le statue della Vergine con il Bambino, di Sant'Ignazio di Loyola e di San Francesco Saverio, sottolineando l'importanza dei fondatori della Compagnia di Gesù. ​

Curiosità

Durante la Seconda Guerra Mondiale, nel 1943, la chiesa subì gravi danni a causa dei bombardamenti che provocarono il crollo della cupola e la distruzione di parte degli affreschi. Un lungo e accurato restauro ha permesso la riapertura al pubblico nel 2009, restituendo alla città uno dei suoi tesori più preziosi. ​

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