Non crederai cosa succede dentro | Il carcere di Pagliarelli e la realtà di un sistema che non funziona
Scopri la storia del carcere di Pagliarelli a Palermo: tra architettura moderna e gravi violazioni dei diritti umani.

Un progetto ambizioso
Situato nel quartiere omonimo di Palermo, il carcere di Pagliarelli è stato concepito negli anni '80 e inaugurato nel 1996 come una struttura moderna e funzionale. Progettato per ospitare circa 1.173 detenuti, l'istituto è diviso in otto reparti e offre accesso a programmi educativi, laboratori e due palestre. L'obiettivo era creare un ambiente che favorisse la riabilitazione e il reinserimento sociale dei detenuti.
Violazioni dei diritti umani
Nonostante le intenzioni iniziali, nel 2022, 310 detenuti dell'alta sicurezza hanno denunciato gravi carenze nelle condizioni di detenzione. In una lettera, hanno evidenziato la mancanza di riscaldamento, cibo inadeguato, carenza di personale medico e condizioni igieniche precarie. Queste problematiche sollevano seri dubbi sul rispetto dei diritti umani all'interno della struttura.
Un esempio di riscatto
Nel 2021, un detenuto ha conseguito la laurea in Architettura con il massimo dei voti, grazie a un accordo tra l'Università di Palermo e l'amministrazione penitenziaria. Questo evento dimostra che, nonostante le difficoltà, è possibile intraprendere percorsi di crescita personale anche in un contesto carcerario.
Curiosità: il carcere e l'università
Il carcere di Pagliarelli è adiacente al Tribunale di Palermo e ospita un Polo Universitario Penitenziario, che offre ai detenuti l'opportunità di proseguire gli studi e ottenere titoli accademici. Questa iniziativa rappresenta un passo importante verso la riabilitazione e il reinserimento sociale.